La Juventus, che fino a pochi giorni fa sembrava destinata a legare l’acquisto di Kolo Muani alla partenza di Dusan Vlahovic, starebbe invece preparando un’accelerata a prescindere dalla sorte dell’attaccante serbo. Il direttore generale Damien Comolli avrebbe deciso di rompere gli indugi, spinto dalla volontà di garantire a Igor Tudor un centravanti dalle caratteristiche complementari all’attuale reparto offensivo.
L'offerta che può sbloccare la trattativa col PSG
Il bomber francese, classe 1998, è da tempo nella lista dei desideri di Damien Comolli.
Dopo una stagione esaltante in maglia bianconera, Kolo Muani rimane infatti un profilo di grande interesse per la sua duttilità e capacità di attaccare la profondità. Il PSG, dal canto suo, non si opporrebbe a una cessione, ma pretende che l’operazione si chiuda a titolo definitivo. E qui entrerebbe in gioco la mossa del direttore generale della Juve: proporre un prestito oneroso da circa 10 milioni di euro, corredato da un obbligo di riscatto fissato a 35 milioni da esercitare a fine stagione.
Una formula che consentirebbe alla Juventus di evitare un esborso pesante nell’immediato, dilazionando l’investimento e preservando margini per altre operazioni di mercato. Al tempo stesso, soddisferebbe l’esigenza del PSG di liberarsi del cartellino del giocatore in maniera definitiva, condizione considerata imprescindibile a Parigi per avallare l’uscita dell’attaccante.
Un equilibrio finanziario e tecnico che, almeno sulla carta, potrebbe sbloccare un affare altrimenti difficile da concretizzare.
Vlahovic un rischio calcolato ma non troppo
Se da un lato la mossa rappresenterebbe un atto di coraggio da parte della dirigenza juventina, dall’altro aprirebbe a uno scenario delicato: l’avvio della stagione con tre centravanti di peso in rosa. In particolare, uno di loro, Dusan Vlahovic, si troverebbe in una situazione di potenziale rottura. Il classe 2000, che nel 2026 vedrà scadere il proprio contratto con la Vecchia Signora, non ha finora trovato una destinazione in grado di convincerlo a lasciare Torino. E se decidesse di restare, potrebbe anche puntare a liberarsi a parametro zero al termine della prossima stagione, privando così il club di un’eventuale entrata.
Il serbo resta quindi un caso spinoso per la Juventus. Pur essendo ancora un attaccante di valore sul mercato internazionale, il suo ingaggio e le pretese economiche del club hanno frenato potenziali acquirenti. L’ipotesi di una sua permanenza si fa sempre più concreta. Un’eventualità che, combinata all’arrivo di Kolo Muani, rischierebbe di creare un affollamento in attacco e una gestione complessa degli equilibri interni.