Nelle ultime ore, il futuro societario della Juventus è tornato al centro del dibattito, alimentato da una serie di indiscrezioni e dichiarazioni in merito. Dopo settimane in cui si era parlato del possibile ingresso in società di un nuovo socio di minoranza, lo scenario si è improvvisamente ampliato fino a includere un’ipotesi ancor più clamorosa: un cambio di proprietà. A riscaldare il tema è stata Tether, la società attiva nel settore delle criptovalute, che già attualmente detiene poco più dell’11% delle azioni della società bianconera.

Tramite un post pubblicato su X dall’amministratore delegato di Tether, Paolo Ardoino ha infatti annunciato di aver compiuto un passo di enorme rilevanza, destinato a far discutere sia gli addetti ai lavori che i tifosi bianconeri: “Oggi Tether ha inviato una proposta ufficiale ad Exor per comprare la loro intera quota di Juventus”.

La promessa di Ardoino

Lo stesso Ardoino, nel prosieguo del suo intervento, ha voluto anche chiarire pubblicamente la filosofia alla base di questa mossa, spiegando quelli che sarebbero gli obiettivi di Tether nel caso in cui la trattativa dovesse davvero prendere forma. Il Ceo ha ribadito: “Sin dall’inizio il nostro obiettivo è sempre stato quello di sostenere la squadra e riportarla alla gloria che merita”.

Un messaggio che suggerisce la volontà di presentarsi non solo come investitori finanziari, ma anche come soggetti desiderosi di rivestire un ruolo attivo nel rilancio sportivo della Juventus.

Inoltre Ardoino ha dichiarato: “Come parte del nostro commitment, se questa transazione andrà a buon fine, Tether investirà 1 miliardo di Euro nel club”. Una cifra imponente, che inevitabilmente alimenta il dibattito su quali cambiamenti strutturali, finanziari e sportivi potrebbero derivarne.

La smentita di Exor

Poche ore prima del post pubblicato da Ardoino, però, un portavoce di Exor — la holding della famiglia Agnelli che controlla la maggioranza della Juventus — aveva rilasciato una dichiarazione all’ANSA, con l’obiettivo di mettere un punto alle voci circolate negli ultimi giorni.

Il portavoce ha affermato: “Non sono in corso negoziazioni riguardanti la vendita di una quota della Juventus”.

Non solo: il portavoce di Exor, sempre all’ANSA, ha aggiunto che “smentisce categoricamente recenti rumors di stampa”, ribadendo così la linea di continuità e stabilità che il gruppo sembra intenzionato a mantenere in questo momento.