La previsione per il mercato immobiliare del 2014 non è delle più incoraggianti ma lascia intravedere un flebile spiraglio di ottimismo.

Il valore degli immobili è destinato a calare ulteriormente per fronteggiare la paralisi di compravendite cui stiamo assistendo. La positiva conseguenza sarà rappresentata dall'aumento di domanda relativa all'acquisto.

I dati in circolazione, divulgati dalle più attendibili fonti del settore, parlano di un'ulteriore diminuzione del valore delle case tra il 2% e il 5%. A risentirne maggiormente risulteranno essere le province e le periferie dei grandi centri metropolitani, mentre non è prevista una significativa variazione per gli immobili dei centri delle grandi aree urbane.

Nel 2014 si potrà quindi parlare di ripresa andandola ad intendere come riduzione di negatività, un calo che tenderà ad essere numericamente meno negativo di quanto verificato nella passata annata. Quel che ci aspettiamo è dunque un numero di compravendite superiore alle 400.000 o poco più del 2013.

Le principali cause della crisi di settore sono attribuibili alla scarsità dell'offerta di lavoro. La popolazione, non avendo possibilità di guadagnare, risulta in difficoltà per poter spendere e di conseguenza anche i prestiti da parte delle banche risultano difficili e in alcuni casi impossibili.

Per chi dispone di liquidità, ed esprime interesse nel settore del mattone come fonte di investimento, l'anno in corso, soprattutto a partire dal secondo semestre, potrebbe rappresentare una vantaggiosa occasione per investire in immobili che, mantenendo un'ottica dilatata nel tempo, potrebbero permettere di conseguirne un rilevante profitto.