Previste importanti misure non solo per i finanziamenti stanziati a favore della città di Roma ma anche in materia di tributi locali. Il Decreto ha ottenuto la fiducia del Senato con 132 voti favorevoli, 71 contrari e 9 astenuti, con conferma di quanto approvato dalla Camera: l'IMU viene così definitivamente superata e sostituita da IUC (imposta unica comunale) Tari (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti) e Tasi (Tassa sui servizi indivisibili).

Tasi

Viene in primo luogo stabilito che i Comuni possono aumentare l'aliquota base della Tasi fino ad un massimo dello 0.8 per mille.

Tale misura dovrebbe servire a recuperare il mancato gettito dovuto alle detrazioni e alle esenzioni.

Viene disposto che la Tasi debba essere pagata in due rate, con bollettino postale, la prima il 16 giugno 2014, con aliquota base e la seconda il 16 dicembre 2014, a saldo dell'imposta dovuta per l'anno intero, in forza di eventuali aumenti deliberati dal comune entro il 28 ottobre.

Per il primo anno, qualora si tratti di immobili destinati ad abitazione principale, previsto pagamento in una sola rata al 16 dicembre 2014.

La Tasi verrà pagata in parte dal proprietario e in parte dall'inquilino, quest'ultimo per una quota compresa tra il 10 e il 30%, secondo modalità stabilite dal Comune dove è situato l'immobile.

Nel caso di immobili in leasing, la tasi sarà totalmente a carico del locatario.

Esenzioni

Viene stabilita l'esenzione del tributo per gli immobili posseduti dallo Stato e da enti pubblici per fini istituzionali. Lo stesso dicasi per i rifugi alpini non custoditi, i punti appoggio e i bivacchi nonché gli immobili non commerciali posseduti dalla Chiesa.

Tari

La Tari sarà pagata interamente da chi occupa a qualsiasi titolo l'immobile, ovvero da chi produca effettivamente i rifiuti. Il pagamento di tale tributo varierà in ragione della superficie dell'immobile e dei componenti il nucleo familiare.

I comuni, per gli anni 2014 e 2015, potranno utilizzare coefficienti per la determinazione della Tari superiori o inferiori del 50% rispetto a metodo normalizzato.