Il Governo, per favorire le famiglie meno agiate che si trovano a dover pagare un canone mensile di affitto, concede un contributo di tipo economico, come stabilito dalla Legge n°43 del 19 dicembre 1988. Per avere accesso al contributo bisogna rivolgersi a un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) che, con il soggetto interessato, verificherà mediante l'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), in che modo il canone incide sul reddito e a che fascia si attesta, tenendo conto che le fasce di reddito ISEE variano ad ogni anno e vengono rese note, con le relative modifiche apportate, attraverso il sito del Comune di residenza, che è sempre importante consultare, oppure proprio mediante il CAF.

Sarà il Comune, una volta ricevuti i fondi dalla Regione, che in maniera dipendente dal proprio bilancio e da quello statale, si occuperà di erogare in un'unica soluzione il contributo alle famiglie che ne hanno diritto. Per avere accesso a tale importo, che ogni anno viene stabilito dalla Finanziaria, oltre al reddito, vengono presi in considerazione dal Comune anche altri parametri, che sono riassumibili nella numerosità del nucleo familiare, nella presenza di disabili e nella presenza di soggetti che superano i 65 anni d'età.

Come presentare la domanda

Per poter presentare la domanda, oltre alla dichiarazione ISEE, che è in grado di fornire il più dettagliatamente possibile informazioni circa la situazione economica della famiglia, bisognerà allegare al modello in carta semplice che occorre compilare anche la copia del contratto d'affitto regolarmente registrato e infine, se si tratta di cittadini stranieri, si rende necessario aggiungere anche la copia del permesso di soggiorno.

Erogazione del fondo tramite bando pubblico del comune di residenza

L'entità e la possibile erogazione del fondo affitti, quindi, dipende dal Comune che si occupa di renderli noti attraverso appositi Bandi Pubblici, in cui tutti i parametri di accesso, di relativo pagamento, nonché quelli riguardanti date e scadenze per la presentazione della domanda stessa, vengono resi noti a tutti i cittadini interessati.

Nell'anno 2014, le richieste registrate dai comuni italiani hanno subito un forte aumento rispetto all'anno precedente, proprio a sottolineare la grande crisi che tutt'ora attanaglia l'Italia, rendendo sempre più difficile alle famiglie la possibilità di mantenersi in regola con il canone d'affitto da pagare. Il fondo per molte di queste famiglie è un modo per poter far fronte in modo un po' più sereno a questa spesa mensile.