Le nuove termovalvole per regolare i termosifoni avrebbero un'anomalia che incide sui costi: a segnalarlo sono alcuni utenti chesi sono resi conto di un aumento della spesa dopo aver installato le nuove valvole. I nuovi ripartitori di calore hanno fatto girare il contatore durante lo scorso mese di settembre, un periodo in cui i termosifoni sono spenti: alcuni utenti hanno trovato il contatore a 0 all'inizio del mese e a circa 300 scatti, pari a 30 euro di bolletta, senza aver mai acceso il riscaldamento. Alle proteste dei consumatori ha risposto il presidente di Cna impianti, l'azienda lombarda che si occupa delle nuove termovalvole.

Il sig. Franco Pozzoni ha spiegato che il fatto che il contatore giri sia normale perchè il ripartitore di calore misura il la differenza di temperatura tra il radiatore e l'ambiente. Quindi se il termosifone è scaldato dal sole, per cui aumenta la temperatura della piastra d'acciaio, viene registrata una differenza di temperatura e il ripartitore inizia a conteggiare gli scatti. Il tutto a discapito dell'utente che troverà dei costi aggiuntivi in bolletta senza aver mai acceso l'impianto.

Chi l'ha scoperto

A scoprirlo e segnalarlo per primo è stato un utente lombardo, il sig. Franco Lodigiani di Melzo, dopo aver riscontrato un problema con le termovalvole da poco installate nel suo appartamento.

Gli apparecchi termici sono diventati obbligatori per legge dal giugno scorso per i condomini che hanno il riscaldamento centralizzato, per motivi di risparmio energetico. Nel caso del segnalatore i ripartitori sono stati montati un anno fa e, alla fine della stagione fredda, i contatori sono stati azzerati dal tecnico preposto.

Ma ad un successivo controllo effettuato a fine settembre 2017 l'utente ha scoperto che il contatore aveva registrato scatti pari ad una spesa di 30 euro, pari al 5% del consumo. Si è pensato ad un disguido tecnico o un'anomalia temporanea, dal momento che le termovalvole non dovrebbero funzionare durante i mesi estivi, e l'installatore ha rassicurato l'utente che a fine anno il valore sarebbe stato sottratto dal totale.

Ma la domanda è: come fa il tecnico a stabilire i valori da scontare?

Il solito 'pasticcio'

Il problema ora esiste e dev'essere risolto ma l'anomalia poteva essere prevista in fase di test preliminari, prima dell'introduzione sul mercato delle apparecchiature. Riguardo all'anomalia da "caldo" citata dal presidente della Cna, alcuni ingegneri hanno spiegato che basta anche la differenza di temperatura di 3-4 gradi tra radiatore e ambiente per far partire il contatore, che poi prosegue a registrare differenze di solo 1°C. Per non parlare di quegli appartamenti privi di condizionatore o che hanno caloriferi esposti ai raggi solari. Il caldo eccessivo della scorsa estate avrà "alzato" la bolletta di molti italiani, e sono veramente in pochi quelli che hanno controllato e se ne sono accorti.