La braga è il raccordo tra la tubatura di proprietà del singolo appartamento (orizzontale) e quella verticale che è di proprietà del condominio.
La braga è di proprietà del singolo condomino
Nel caso in cui ci siano danni a causa di infiltrazioni di acqua provocate da un danno a questo elemento dell'impianto fognario è sempre stato un problema stabilire chi ha l'onere di risarcire i danni.
La Cassazione ha stabilito che le condutture degli impianti idrici e fognari e i relativi collegamenti sono di proprietà condominiale fino al punto di diramazione degli impianti agli alloggi di proprietà dei singoli individui.
A partire da quel punto in poi le condutture sono di proprietà del proprietario della unità immobiliare in cui l'impianto entra con una disposizione orizzontale, mentre, al contrario, i tubi di proprietà comune sono posizionati verticalmente.
Questo è il risultato di quanto disposto dall'art. 1177 del codice civile.
La braga è di proprietà del singolo appartamento e la Suprema Corte è giunta a questa conclusione in base al ragionamento per il quale la braga serve solo a convogliare gli scarichi dei singoli alloggi, e quindi sono di utilità esclusiva del proprietario di quest'ultimo; al contrario la colonna verticale raccoglie gli scarichi di tutte le unità immobiliari del condominio e quindi tutti i suoi componenti ne traggono una utilità (Cassazione, sent.
17-1-2018, n. 1027).
La conseguenza di questa conclusione è che il singolo proprietario deve risarcire tutti i danni che sono provocati da rotture o fessure della braga.
In questi casi nella stipula della polizza globale fabbricati è necessario prestare attenzione e verificare che la copertura assicurativa comprenda i lavori per la ricerca guasto, riparazione guasto e danni che potrebbero essere ricondotti ad una sua rottura.
In appello il giudice aveva stabilito l'esatto contrario
La storia processuale della vertenza cui si riferisce la sentenza della cassazione sopracitata era iniziata con il fatto che i proprietari di un appartamento avevano citato il proprietario di quello soprastante e il Condominio per ottenere il risarcimento dei danni provocato da una infiltrazione di acque fognarie nel loro appartamento.
In primo grado il tribunale ha condannato il singolo condomino a risarcire i danni, il quale ha proposto appello ed è stato condannato l'intero condominio in base ad una interpretazione giurisprudenziale del dettato del codice civili smentito dalla Suprema Corte.