Annunciato sulla pagina ufficiale di Facebook da una simpatica mascotte a bordo di una vespa rossa, il marchio Xiaomi fa il suo ingresso Ufficiale in Italia, piazzandosi immediatamente tra i nomi altisonanti del mercato mondiale degli Smartphone. Da oggi, infatti, Samsung, Huawei e Apple avranno un concorrente reale anche in Italia, soprattutto sul piano del rapporto qualità/prezzo, che costituirà una valida alternativa ai già più noti brand. Il primo Store monobrand a Milano e gli annunci di lavoro su Linkedin, oltre che il moltiplicarsi dei punti vendita nel canale del retail, ne confermano l’ufficialità e la rapida espansione a livello nazionale, rendendo possibile acquistare xiaomi negli stessi negozi di elettronica, senza rischi di nessun genere e costi di dogana.

Cosa comporta comprare online dalla Cina e qual è il vantaggio di recarsi direttamente da un rivenditore?

Xiaomi rappresenta per molti soltanto un nuovo brand ma a chi se ne intende non saranno certo sfuggite le potenzialità del nuovo performante smartphone, a partire dal costo abbordabile. Occorre sapere però che acquistarlo direttamente dal luogo di produzione è un’operazione per “smanettoni”, che richiede non poche abilità, poiché i prodotti provenienti dall’estremo Oriente non possono essere utilizzati in Italia se non da quegli utenti “consapevoli” che sanno ottimizzarli e renderli fruibili ad un Paese diverso dalla Cina. Per cui se le espressioni “flashare una Rom” o “sbloccare il bootloader” disorientano, meglio evitare di avventurarsi ed orientarsi piuttosto verso uno store online italiano o meglio ancora un negozio fisico che possa garantire delle certezze.

Ma in cosa consistono realmente le differenza tra le due modalità di acquisto?

Decidendo di ritirare il prodotto direttamente dalla Cina, bisogna considerare i seguenti punti:

  • Lingua e applicazioni. La prima difficoltà a cui si andrebbe incontro è quella linguistica. I prodotti Xiaomi che provengono direttamente dalla Cina montano una ROM (Sistema Operativo) nativa cinese che utilizza solo due lingue: inglese e cinese. Questa ROM non è dotata dei servizi di Google ed è settata al massimo del risparmio energetico, per cui anche installandone con l’aiuto delle guide online i servizi, le notifiche potrebbero non funzionare correttamente, andando in letargo dopo un utilizzo incostante. All’avvio dello smartphone ci si troverebbe inoltre di fronte a delle applicazioni cinesi fisse, non disinstallabili e a browser e tastiera cinesi che anche il translate di Google potrebbe faticare a tradurre.
  • Banda e carica. Altro problema non indifferente è dato dal fatto che su questi smartphone manca la famosa Banda 20-800 ossia la banda LTE del nostro Paese, ci si potrebbe quindi trovare in possesso di un dispositivo altamente performante ma con un limite paradossale: non va oltre il 3G. Per quanto riguarda la carica, inoltre, la Cina offre in dotazione un caricabatteria inutilizzabile nel nostro Paese, per via della presa di corrente diversa da quella europea. Diventerebbe quindi indispensabile acquistarne uno a parte, andando incontro ad una spesa extra.
  • Garanzia e Dogana. L’acquisto dalla Cina prevede naturalmente i costi di Dogana. Bisogna inoltre tenere conto di probabili problematiche legate ad eventuali malfunzionamenti e della conseguente necessità di assistenza, molto meno complicata e molto più immediata se si decide di comprare da un rivenditore fisico.

Acquisto in Italia e caratteristiche di RedMi 5 Plus

Essendo dunque utilizzatori con una conoscenza media della tecnologia e non hacker professionisti, varrebbe forse la pena acquistare Xiaomi in uno dei punti vendita italiani, che garantiscono uno smartphone con una ROM Global, ovvero un sistema operativo già ottimizzato per l’utilizzo nel nostro Paese, con i servizi di Google preinstallati, la banda 20 LTE, il caricabatteria europeo e ovviamente tutte le lingue tra cui l’italiano, in tutto e per tutto ready out of the box e in garanzia per 24 mesi, in linea con le norme vigenti nel nostro Paese.

Nella fattispecie, RedMi 5 Plus rappresenta l’ultima novità di Xiaomi e quindi il primo prodotto che affiancherà a breve i più noti concorrenti sugli scaffali dei negozi di elettronica.

Si tratta di un dispositivo di fascia medio alta con display da 5,99” 18:9, in Full HD+ da 1080 x 2160 pixel, alimentato da processore Snapdragon 625, fotocamera 12+5, LTE, sistema Android 7.1 su interfaccia MIUI 9 e batteria da 4000 mAh. Il dispositivo arriverà in versione 3/32 o 4/64 di Ram/Utente, con un costo dai 180 ai 250 euro, in base alla versione.