Un attore di Bisceglie, in Puglia, mentre presentava il suo monologo "Il mio canto libero - (Scegli la vita!)", interpretato dalla comunità "Arca dell'Alleanza", ha fatto un'affermazione che ha sconvolto la popolazione: ha detto che l'omosessualità è causata dalla mancanza della figura paterna e si può curare con la preghiera.

L'evento doveva trattare il musical e l'evangelizzazione per le spiagge e le strade di Bisceglie ed era in programma tra il 16 e il 18 agosto 2013: il pubblico stesso una volta sentito il monologo dell'attore e i suoi contenuti a dir poco omofobi, ha denunciato il fatto all'Arcigay di Barletta, Trani e Andria, che ha contattato la comunità la quale ha confermato la verità sull'accaduto.

Flavio Romani, che presiede l'Arcigay, ha commentato dicendo che quello dell'attore è stato un messaggio falso, il quale peggiora ancora di più la situazione dei giovani di oggi che si ritrovano a vivere con disagio la loro situazione: il tutto viene dimostrato ogni giorno dai fatti di cronaca del nostro Paese, dimostrando come siano elevati i casi di emergenza da affrontare. 

L'Arcigay si chiede se questa è la libertà di opinione dei cattolici e se questi sono i punti di vista - considerati quasi di impronta nazista - che il Parlamento vuole mettere in salvo. Flavio Romani ha anche fatto un appello al Comune pugliese che ha ospitato la compagnia teatrale e ha chiesto pubblicamente di poter ricevere le scuse per quel monologo che ha offeso e ferito tante persone. 

Si spera che non si verifichino più simili vicende e soprattutto che gli attori facciano il loro lavoro, senza offendere nessuno.