L'Angelus di oggi, domenica 25 agosto 2013, è statoparticolarmente intenso per Papa Francesco. Dopo la preghiera dell'Angelus,infatti, il pontefice, con la voce rotta dall'emozione ha lanciato un appelloalla comunità internazionale perché si adoperi per la situazione della Siria.
Ha detto papa Francesco: “Levo alta la voce perchétaccia il rumore delle armi. Non è lo scontro che risolve i problemi, ma è ildialogo. Vorrei manifestare la mia vicinanza con la preghiera e la solidarietàcon tutte le vittime, soprattutto i bambini. Faccio appello alla comunitàinternazionale perché si mostri più sensibile verso questa tragica situazione emetta tutto il suo impegno a trovare una soluzione per l'amata nazione siriana”.Quindi, come ha già fatto per l'Egitto, ha invitato i presenti a pregare con lagiaculatoria: Maria Regina della pace, prega per noi.
La riflessione sul vangelo
La preghiera dell'Angelus è stata introdotta, come d'abitudine,dall'ormai classico buongiorno, dopo il quale il pontefice ha commentato laliturgia della Parola di questo domenica, soffermandosi in particolare sulvangelo secondo Luca in cui viene narrato di un uomo che chiede a Gesù:"Signore, sono pochi quelli che si salvano?" Secondo papa Francesco non èimportante sapere quanti si salvano, mentre è fondamentale conoscere quale siail cammino della salvezza. È per questo motivo che Gesù non rispondedirettamente alla domanda che gli è stata posta, ma esorta: "Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perchémolti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno".
La catechesidel papa si snoda proprio attraverso questo punto: cosa vuol dire Gesù? Qual èla porta per la quale dobbiamo entrare? E perché questa porta è stretta?
Papa Francesco istituisce unparallelo tra la proposta evangelica e le mille proposte che incontriamo oggi.Afferma il pontefice: "Al giorno d'oggi passiamo dinanzi a tante porte cheinvitano a entrare promettendo una felicità che dura un istante che siesaurisce in se stessa e non ha futuro.
Noi per quale porta vogliamo entrare?"Ed è qui che papa Francesco torna su uno dei temi che gli sono più cari: l'esserecristiani veri, non di etichetta. È in quest'ottica che si spiega la "portastretta": papa Bergoglio ha sottolineato che questa porta non è stretta perchéintroduce a una sorta di sala di tortura, ma perché " ci chiede di aprire ilnostro cuore e di riconoscerci bisognosi".
Dopo i saluti di rito, papaFrancesco ha ricordato come in questi giorni per molte persone si concludano levacanze estive e, per questo motivo, ha augurato un ritorno sereno agli impegnidella vita quotidiana.