Diciamo pure tranquillamente: Papa Francesco è entratodi diritto all’interno degli annales della chiesa cattolica e si appresta adessere uno dei Pontefici più amati e seguiti dal popolo di fedeli.

Il Papa elettolo scorso marzo, in questi primi sei mesi di Pontificato ha dimostrato di avereuna grande umiltà e quella forza, che in un momento come quello che sta vivendoil mondo intero, forse è l’ideale.

Un Papa che non si ferma davanti a niente e nessuno, chevuole essere un semplice uomo in mezzo a tanti altri uomini.

Papa Francesco non ha paura di camminare tra la folladi Piazza San Pietro senza la protezione delle guardie del corpo, così come nonha paura di dire la sua riguardo alcuni temi spinosi, che per la Chiesacattolica sono ancora tabù.

E in questi mesi non sono mancate le iniziative che ilPapa ha intrapreso di persona, come ad esempio quando ha telefonato ad una donnaargentina vittima di violenze e abusi sessuali, oppure ha chiamato ungiovane ragazzo per dargli forza, dopo che suo padre si era suicidato a causadella crisi economica.

Non sono mancati neppure gli inviti ai giovani: ilPapa li ha esortati a non arrendersi e ad andare avanti, malgrado le tantedifficoltà.

E in questi giorni ha deciso di rispondere pure alledomande che gli sono state poste dal fondatore de La Repubblica, Eugenio Scalfari.

Il giornalista e direttore ha chiesto al Papa se unapersona che non cerca Dio e non crede verrà lo stesso perdonata. La risposta èstata la seguente: “Laquestione per chi non crede in Dio sta nell'obbedire alla propria coscienza. Ilpeccato, anche per chi non ha la fede, c'è quando si va contro la coscienza.Dio perdonerà tutti”.