La camorra nonsembra farsi problemi per quanto riguarda la possibilità di vincere appalti inogni ambito, e così sembrerebbe potersi profilare la possibilità di un'infiltrazionecamorristica addirittura all'interno dell'opera di restauro di alcune domus diPompei.

La DIA (DirezioneInvestigativa Antimafia) è entrata nell'area degli scavi e ha controllato duesocietà e circa venti persone. Si tratta di alcuni cantieri che riguardano ilrestauro di tre antiche domus, tra l'altro mai aperte al pubblico. L'opera direstauro rientra all'interno del GrandeProgetto Pompei per il quale l'Unione Europea ha deciso di erogare fino a105 milioni euro in vista della tutela di quello che rappresenta uno dei piùgrandi patrimoni dell'umanità.

Il blitz hariguardato tre domus e le opere contenute in esse. Si tratta della Casadelle Pareti Rosse, del Sirico e del Marinaio. Il blitz è stato coordinato daun nucleo interforze, voluto dalla Prefettura di Napoli e grazie a un decretofirmato dal prefetto Francesco Musolino che ha messo in piedi un insieme disoggetti in grado di contrastare l'eventuale azione di gruppi della malavita organizzata,ai quali interesserebbe mettere le mani su finanziamenti molto cospicui.

Le tre domus sono tra le più belle che Pompei presenta econtengono opere di grandissimo valore artistico e culturale. Per fare unesempio nella Casa delle Pareti Rossesi trovano splendide pitture su fondo rosso (il famosissimo "rosso pompeiano"),immagini raffiguranti Polifemo e Galatea, Phrixus e l'ariete, Marte e Venere.

Sonopresenti anche alcune iscrizioni elettorali, spesso documenti fondamentali percomprendere il funzionamento della società romana dell'epoca. sulla facciata. L'interventodi restauro è stato reso necessario a causa di un pericolo di crollo dellarario oltre il solito problema delle infiltrazioni di umidità.