Il 13 gennaio di 2 anni fa, alle 22.42, persero la vita 32 persone (27 passeggeri e 5 equipaggio). Il naufragio della Costa Concordia è stato un sinistro marittimo "tipico", avvenuto nelle acque dell'Isola del Giglio nelle quali la nave si è incagliata sugli scogli delle Scole. L'impatto creò una falla lunga circa 70 metri sul lato sinistro dello scafo, iniziando ad imbarcare acqua molto rapidamente.

L'incidente creò non pochi timori in quanto nella nave erano stimate circa 2400 tonnellate di olio combustibile. Le operazioni di svuotamento del carburante sono state ultimate con successo il 24 marzo 2012, scongiurando così il rischio di un disastro ambientale con le successive ripercussioni economiche per la comunità dell'isola che vive sopratutto di pesca e turismo.

Un processo ancora in corso nei confronti del capitano della nave Francesco Schettino, processo che dovrebbe riprendere lunedi 13 gennaio. Oggi, il relitto che è stato rimesso in asse il 17 Settembre del 2013, attende quindi di essere portato via dal Giglio. È proprio questo il tema affrontato nella conferenza stampa indetta dal Presidente della Protezione civile  Franco Gabrielli che ne conferma le tempistiche per la rimozione per il mese di giugno. La scelta del porto dove invece verrà smaltita la nave è indicata entro il mese di marzo. 

I porti in lizza sono 12: Piombino, Civitavecchia, Genova e Palermo in Italia; ma anche Francia, Regno Unito, Turchia, Norvegia e Cina.

La scelta definitiva spetta a Costa Crociere e verrà indicata entro marzo sulla base dei progetti proposti dai contendenti.

Le gigantesche dimensioni della nave (300 m di lunghezza x 92 di larghezza), non giocano a favore del porto toscano (Piombino), indicato dai più come la destinazione favorita in quanto la più vicina. Tuttavia il progetto che riguarda i lavori di adeguamento sono ancora fermi e il tempo a disposizione scarseggia. Nelle prossime settimane verrà organizzato un incontro tra il ministro dell'Ambiente Orlando e tutte le autorità portuali coinvolte per capire come sostenere le loro proposte.

I costi per la realizzazione del progetto di rimozione della Costa Concordia hanno raggiunto i 600 milioni di euro, escluso il trasporto.