Amanda Knox e Raffaele Sollecitoerano stati condannati in primo grado e successivamente assolti in appello. Unavolta assolta, Amanda si è trasferitanegli USA, dove nella sua città (Seattle) è stata circondata dalla presenzadei suoi familiari. Da lì avrebbe seguito il processo d'appello bis. Raffaeleinvece ha presenziato a tutte le udienza, tranne che nell'ultima, dove a dettadel padre Francesco, non si è sentito di assistere.

Ebbene, dopo più di 11 ore arriva la sentenza: annullata l'assoluzionee pronunciata la condanna per i presunti assassini di Meredith Kercher, uccisal'1 Novembre 2007 in un appartamento di Perugia.

Sono 28 anni e mezzo quelli che secondo i giudici Amanda dovrà scontare e25 quelli di Raffaele. A lui sono anchestati ritirati i documenti e il passaporto, e gli è stato vietato l'espatrio.Pare che ad Amanda i 3 anni e mezzo in più siano stati aggiunti a causa del reato di calunnia nei confronti di PatrikLumumba.

L'avvocato Luca Maori, uno dei difensori del Sollecito, si dichiaraesterrefatto di fronte a una condanna che secondo il suo parere arriva senzaprove. Dello stesso avviso sono LucianoGhirga e Carlo Dalla Vedova, difensori della Knox. I due giovani avrebberoingoiato la sentenza più con incredulità che con amarezza. Raffaele non haquasi proferito parola, Amanda ha ribadito ancora una volta la sua noncolpevolezza e poi ha attaccato la giustizia italiana, accusandola dipregiudizio e di scarsa umiltà nell'ammettere i propri errori.

Gli avvocati sostengonoche ci sarà un nuovo ricorso in Cassazione;la vicenda dunque non sarebbe ancora chiusa.

In aula c'erano anche la sorella e il fratello di Meredith,ancora pieni di dubbi su ciò che è realmente accaduto quella maledetta notte incui si è spenta una vita a loro cara.