«Non spettatori ma protagonisti» nelle«sfide» del mondo contemporaneo. Non mediocri o annoiati, non omologati. «Nonsi può vivere senza guardare le sfide», «non state al balcone, lottate perdignità e contro la povertà». Questo lo stile di vita che il papalatinoamericano ha  proposto ai giovani, celebrando nella basilicavaticana i vespri di Avvento, primo incontro con gli universitari degli ateneiromani del suo pontificato. «Vivere, mai vivacchiare», ha detto, e «nonlasciatevi rubare l'entusiasmo giovanile».

Papa Francesco spiegapoi le priorità della Chiesa, l'importanza della misericordia e dell'uscireincontro alle situazioni e alle persone ferite.

La Chiesa come"un ospedale da campo". Accoglienza di divorziati, omosessuali,persone che hanno praticato l'aborto. Molti applaudono alla"rivoluzione", ma in realtà tutto è nella più pura tradizione.L'importanza della donna nella Chiesa, della collegialità anche con gliortodossi. "Sono un peccatore al quale il Signore ha guardato".

Nove mesi sono bastati al Papa per conquistare lanomina del nostro settimanale a “UOMO DELL’ANNO” del 2013. Ormai non si può piùneanche parlare di una semplice infatuazione tra papa Francesco e i fedeli e l’opinionepubblica mondiale dell’altra. Frutto, prima di ogni altra cosa, della grandecapacità organizzativa del pontefice argentino, fatta di spontaneità,semplicità, calore e pure dei suoi tanti gesti di “rottura”.

Frutto anche della credibilità personale dimostratafacendosi egli stesso campione di sobrietà e povertò che, anche con il suonome, Francesco predica per tutta la Chiesa. L’hanno chiamata una “rivoluzionetranquilla” ma di fatto è un rivoluzione che implica la conversazione delpapato. I cambiamenti portati da Bergoglio dalla “fumata bianca” in poi nonsono tanto nelle strutture e negli uomini, quanto invece nel modo di essere erappresentare la Chiesa.

A iniziare dal “cuore” della cristianità la riformadella Curia, operazione per la quale ha chiamato a collaborare otto cardinalidi tutto il mondo che daranno al pontefice tutto il loro prezioso aiuto.

La sobrietà dei comportamenti (da lui seguita in primapersona ogni giorno, dall’abitare a Santa Marta all’uso dell’utilitaria), l’attenzioneconcreta ai bisogni dei più deboli si accompagnano alla gestione finanziariadei beni ecclesiastici alla “pulizia” dello Ior.

Lo scopo sarà avere pulizia etrasparenza nei conti e negli affari della santa sede. Fortunatamente voluto daFrancesco è anche il rapporto diretto con i fedeli, con le udienze e gliAngelus affollati da decine di migliaia di persone, con gli abbracci ai bambinie agli ammalati, con le telefonate alle persone bisognose, l’attenzioneconcreta verso i poveri, che ricevono direttamente l’aiuto del pontefice.

In un recente battesimo ha detto “Voi genitori avete il bambino o la bambina dabattezzare, ma dopo alcuni anni saranno loro che avranno un bambino dabattezzare o un nipotino, perché è così la catena della fede. Voi siete coloroche trasmettono la fede; voi avete il dovere di trasmettere la fede a questibambini. È la più bella eredità che voi lascerete loro: la fede! Soltantoquesto. Pensate sempre come trasmettere la fede ai bambini e portate con voiquesto messaggio”.