I corpi di Dino (Riccardo Martina), nativo leccese, e di Veronica Piggini, diMilano, sarebbero stati ritrovati in una cisterna piena d'acqua a Lecce. Sebbenela notizia sia stata diffusa oggi, 27 gennaio, dalle agenzie stampa, la morte deidue senzatetto (la cui identità è ancora in fase di accertamento) risalirebbe a circa un mese fa.

Con ogni probabilità la coppia di clochard ritrovata in un'abitazionedi via Taranto avrebbe perso la vita a causa del crollo del pavimentodella stanza che utilizzava come riparo.

Dino, nativodi Lecce, e la sua donna risultavano dispersi da oltre un mese, e solo oggisono stati ritrovati: dopo il crollo del pavimento, erano sprofondati nellacisterna d'acqua piovana sottostante all'edificio abbandonato, in una zona non troppoperiferica, abitata anche da studenti universitari.

Sarebbe stato un altro clochard ad allarmare le forze dell'ordine. Era andato a raccogliere ortica per i suoi canarini, quando ha sentito unrumore di acqua proveniente dalla casa fatiscente nella quale "alloggiava" lacoppia. Una volta aperta la porta dell'edificio, ha notato la voragine nelpavimento (di 1,5 per 2 metri circa) e si è accorto della presenza di un corpo senza vita nell'acqua.

Sul posto sonointervenuti i Carabinieri, la Polizia e gli Specialisti del Soccorso acquatico dei Vigili del fuoco. Inoltre, è arrivato anche il fratello di una delle due vittime che ha affermato di non averne notizie dal periodo natalizio. Grazie ad unatelecamera esplorativa e in base a quanto ha riferito il Procuratore di Lecce Cataldo Motta, è stato constatato che i corpi delle due vittime eranosaponificati.

Normalmente i cadaveri vanno incontro a putrefazione, ma, in circostanze particolari come quella della mancanza di aria, i grassi corporei si trasformano in una sostanza simile al sapone. Secondo le prime notizie i due clochard avevano un passato ditossicodipendenza, molto probabilmente dovuta al disagio sociale nel quale sitrovavano.

La storia di Dino e di Veronica non è nuova, specialmente per gli abitanti di Lecce. Secondo Il FattoQuotidiano, i due erano conosciuti in città anche per aver vissuto in una tenda, montata per parecchio tempo nei pressi di Porta Rudiae, che delimita il centro storico. Una delle due vittime provava a guadagnarsi da viverecon le consegne al mercato coperto della zona. 

La Procura di Lecce ha disposto il sequestro dell'abitazione utilizzata come riparo dalle due vittime proprio perchè abbandonata e in cattive condizioni.

Solo una voltarecuperati i corpi di Dino e di Veronica, dopo lo svuotamento dellacisterna, si potrà stabilire se la morte dei due clochard di Lecce sia avvenuta per la caduta o perannegamento.