Un'intera famiglia nelle campagne vicine a Tivoli è finitain ospedale per i botti, il giorno dopo Capodanno. Sei persone hanno riportatoferite molto gravi, due sono minorenni.

Hanno preparato artigianalmente un grosso petardo, che perònon è esploso nella notte di Capodanno. Poi l'hanno fatto scoppiare in uncapannone abusivo il giorno seguente. Gli inquirenti parlano di oltre 400grammi di polvere pirica: praticamente una bomba.

Lo scoppio è stato talmente violento che il cancello delcapannone è stato divelto. Tutti i presenti sono arrivati al pronto soccorso incodice rosso.

Sul posto sono intervenuti volanti dei carabinieri, ambulanze eanche i vigili del fuoco.

Il capofamiglia, 46 anni, è uno dei più gravi ed è stato giàsottoposto a un intervento chirurgico. Ad avere avuto la peggio è stato ungiovane di 23 anni, trasportato all'ospedale Pertini. Uno dei ragazzi rischia di perdere una mano. Almeno due deiferiti hanno perso parti degli arti. Un altro dei feriti ha subito danni ai polmoni ed è sottorespirazione artificiale. La madre dei due ragazzini è stata anch'essa portata inospedale perché, benché non ferita, è in stato di grave shock. Un'altra parenteha subito ferite meno gravi.

Anche quest'anno a poco sono valsi i richiami al buon sensodiffusi da autorità e servizi d'informazione.

Se sono in diminuzione gliincidenti della notte di Capodanno e non ci sono stati morti, pare invece che ilbilancio dei feriti del dopo-Capodanno sia molto grave. È tuttavia indiminuzione il numero di minori coinvolti in incidenti provocati da petardiinesplosi.