La triste vicenda di Andrea, "il ragazzo dai pantaloni rosa", sarebbe arrivata ad una svolta. Infatti risultano indagati tre professori e la Preside del Liceo Cavour per aver sottovalutato le offese al povero ragazzo che si è suicidato il 20 novembre 2012, mentre sono sotto accusa 6 minorenni, incriminati di averlo istigato al suicidio e per stalking.

La mamma del giovane ha sempre ribadito che suo figlio non era gay, ma era una persona estremamente sensibile, colpevole solo di indossare pantaloni eccentrici. Secondo lei il ragazzo era "un diverso" perché era gentile, educato, conduceva una vita tranquilla, non beveva o assumeva spinelli, non perché omosessuale.

I legali di famiglia, anche grazie alle testimonianze di amici e compagni, si stanno avviando verso la verità.

Intanto oggi 11 febbraio 2014 il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il pubblico ministero Pantaleo Polifemo hanno indagato 3 professori e la Preside dell'istituto per avere sottovalutato l'impatto delle offese sul ragazzo così sensibile. Inoltre sono stati imputati di aver cancellato una scritta apparsa sugli stipiti di scuola dopo il suicidio del ragazzo che denunciava la presunta sessualità gay di Andrea. La scuola viene ritenuta colpevole di non aver aiutato il ragazzo che veniva deriso in continuazione da alcuni compagni d'istituto, fino al triste epilogo. Ma la vicenda non finisce qui.

Infatti il Procura dei minori ha messo sotto inchiesta 6 minorenni, rei di aver perseguitato e istigato il giovane al suicidio. La loro posizione sarà attentamente vagliata dagli inquirenti ed i responsabili puniti. La tesi dei legali della famiglia sono avvalorate da testimonianze di amici veri e da un'ispezione sul suo computer su cui hanno trovato ogni genere di offese su Facebook e in chat, contro il suo essere eccentrico, che lo hanno spinto a compiere un gesto così tragico.