Da qualche mese circola questa nuova truffa, che miete tra le sue vittime soprattutto donne. Possono esserci piccole varianti, ma i fatti si svolgono più o meno così: mentre la donna sale in auto, e immancabilmente appoggia la borsa sul sedile del passeggero, qualcuno (a volte si tratta di una ragazza, in altri casi è un uomo) si avvicina e la avvisa gentilmente che le è caduto qualcosa sotto la macchina. Non ha importanza specificare cosa, anche se spesso questi truffatori parlano di chiavi. Tanto il risultato è lo stesso: la donna, ringraziando (oltre il danno, la beffa), scende per controllare, e a quel punto un complice interviene, aprendo l'altro sportello e fuggendo con la borsa della malcapitata.

Più di una volta le forze dell'ordine sono intervenute riuscendo a rintracciare gli autori del raggiro e ad arrestarli, come a ottobre, al quartiere Africano, e negli scorsi giorni nel parcheggio del centro commerciale Roma est, a Ponte di Nona. 

Ma la truffa non è soggetta a copyright, e qualsiasi malintenzionato può ripeterla (proprio come sembra che stia avvenendo), soprattutto perché il modus operandi è semplice ed efficace.

Purtroppo di imbroglioni in giro ce ne sono tanti, e gli automobilisti sembrano essere vittime molto appetibili: incidenti finti, inscenati per farsi consegnare soldi o per permettere al solito complice di turno di "ripulire" la macchina dell'ignaro guidatore che scenda a controllare i danni; uova lanciate sul parabrezza, sempre per costringere le persone a fermarsi e a scendere per poterle poi rapinare o aggredire; gentile richiesta di informazioni stradali mentre, come da copione e soprattutto in primavera, quando i finestrini sono aperti, dal lato opposto spariscono borse, cellulari e oggetti vari; addirittura, ma questa fortunatamente pare sia solo una bufala, cani lanciati sotto le auto per poi chiedere un risarcimento in denaro.

Insomma... occhi aperti!