L'alta Corte spagnola ha dichiarato "incostituzionale" il referendum indetto per il prossimo 9 novembre dalla Catalogna per decidere sull'indipendenza della regione dal resto del paese iberico. I giudici del tribunale costituzionale hanno sentenziato che, in base alla Costituzione della Spagna, "una regione non può unilateralmente indire un referendum sull'autodeterminazione per decidere sulla sua inclusione in Spagna". Tradotto: in Spagna come in Italia, la sovranità è della Costituzione e non del popolo.

Un problema non da poco per gli indipendentisti Veneti che, sull'onda dell'attenzione mediatica - e dei risultati - riservata alla consultazione referendaria autogestita di Plebiscito 2013, sembravano aver raccolto il consenso di molti di quei consiglieri regionali che, fino a poco prima, si erano dimostrati contrari all'indizione del referendum. Il progetto di legge 342, presentato dal consigliere Stefano Valdegamberi di Futuro Popolare, proprio sul tema del referendum sarà ugualmente in discussione dal prossimo 1 aprile. Ma le speranze di un esito positivo si fanno sempre più scarse.

Questo proprio per l'infrangersi delle speranza Catalane, il cui percorso era osservato con particolare attenzione dal Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. Il governatore non ha mai fatto mistero di appoggiare il percorso indipendentista ma, nello stesso tempo, di voler intraprendere un percorso giuridicamente valido e ineccepibile: "Come quello della Catalogna" diceva, considerandola apripista per l'applicazione di questo diritto all'interno dei confini degli Stati Europei.

Delusione tra i più convinti indipendentisti veneti che, appresa la notizia sui social network, sperano in una decisiva presa di posizione di Artur Mas, presidente della regione spagnola. Auspicando anche ad una collaborazione con il presidente della Regione del Veneto.

Nel frattempo sembra confermato l'altro importante appuntamento per il diritto di autodeterminazione dei popoli: il referendum scozzese che dovrebbe celebrarsi nell'autunno di quest'anno. A promuoverlo il primo ministro Alex Salmond, leader dello Scottish National Party.