Messaggiare frasi sibilline o autoscatti allusivi con lo Smartphone tra i giovanissimi è una tendenza ormai dilagante, ma, in certi casi, sembra non bastare più. Video a luci rosse e selfie "spinti" hanno infatti cominciato a viaggiare su Whatsapp. Succede a Palermo, dove un gruppo di adolescenti, nei giorni scorsi, un pò per gioco un pò per noia, ha pensato di far circolare filmati di altri coetanei in atteggiamenti di sesso esplicito e consenziente tramite l'applicazione di Whatsapp.



L'aspetto ancora più preoccupante è che il fenomeno ha coinvolto degli studenti di un noto liceo palermitano, appartenenti a famiglie benestanti, che, probabilmente invogliati dall'ebbrezza della connessione facile e senza costi, senza riflettere sul significato del gesto nè sulle conseguenze, si sono macchiati di un reato gravissimo.





I filmati in particolare, ritraggono gruppi di ragazzi intenti in preliminari sessuali piuttosto spinti ed espliciti, ma anche in rapporti completi, dove appaiono riconoscibili l'indentità e le fisionomie dei protagonisti e dove trapela con evidenza la totale consapevolezza di ciascuno. I video venivano veicolati con tranquillità tra compagni di scuola, insieme al selfie di una ragazzina, fotografata nuda, postata come fosse un trofeo di cui andare fieri.



La Polizia Postale che sta indagando sulla triste vicenda è riuscita quindi a risalire ai protagonisti dei video, ma sta lavorando ancora per incastrare definitivamente gli autori dei filmati. L'indagine coinvolge studenti di importanti licei palermitani, che hanno dato vita ad una sorta di catena e che attraverso Whatsapp ne ha permesso la diffusione capillare, alimentata anche dalla morbosa attitudine adolescenziale per i rapporti intimi e il pret-a-porter e il voyerismo.





Chiaramente si tratta di un inquietante vicenda che, per quanto riguarda i ragazzi che hanno prodotto e diffuso i video erotici, ha dei risvolti e delle conseguenze penali dei quali dovranno rispondere per intero.



E' necessario, infatti, ricordare, che la diffusione e la produzione di materiale erotico con protagonisti dei minori si iscrive tra i reati di pedopornografia, perseguibili penalmenalmente con condanne fino a due anni di reclusione. Un rischio che, purtroppo addebbitato a immaturi adolescenti, crea conseguenze irreversibili.