Neknomination: fino a qualche tempo fa, un simile acronimo non avrebbe voluto dire niente, oggi, grazie alla rete e alla nuova moda, bere fino alla morte sembra essere il nuovo passatempo per adolescenti e minori, che cercano di superarsi, bevendo a volte fino alla morte, ingurgitando mix micidiali di superalcolici.

Di poche ore fa la notizia di una bambina di 9 anni, in Inghilterra, ricoverata in rianimazione e terapia intensiva, giunta in ospedale con lo stomaco devastato da un mix di alcolici, bevuto in diretta online. Un campanello d'allarme che non può e non deve passare inosservato, genitori, educatori, insegnanti e coloro che sono a contatto con realtà adolescenziali e minorili dovrebbero combattere quest'assurda mania, con ogni mezzo.

Il rischio è quello di veder crescere una generazione senza spina dorsale, senza volontà propria, incapace di sostenere il peso di sentirsi piccoli, di fronte alle esigenze della rete e degli amici che amano confrontarsi online.

Il nuovo drinking game è nato in Australia, ma come tutte le pazzie senza senso e razionalità, sembra propagarsi in tutto il mondo, regole semplici e letali, si posta un video nel quale si beve a dismisura, si nominano tre amici, i quali, dovranno fare altrettanto se non vorranno essere denigrati in rete. Purtroppo, i social network non sembrano condividere la paura e la preoccupazione di genitori e adulti, tutto si può fare in rete, persino portare dei ragazzini a morire per una sfida alcolica assurda.

In un mondo che ruota attorno a internet e alla rete, appare davvero triste vedere ragazzi gettare la propria vita, per simili sciocchezze. In Italia per ora, il fenomeno del Neknomination non sembra aver mietuto vittime, ma questa notizia, seppur confortante, non può negare l'evidente pericolo che si aggira sul web.