Feltre. Pensava che lo stesse deridendo, e invece stava soltanto parlando con l'unico linguaggio che conosceva, il linguaggio dei segni. La vicenda risale a gennaio, quando un ciclista 26enne di Feltre (Belluno) e un automobilista sordomuto rischiano di imbattersi in un incidente in via Baracca, sulle strade di Montello, a Crocetta.

L'automobilista non dà la precedenza e il ciclista è costretto ad una brusca frenata. Fortunatamente non accade nulla di grave, ma il giovane, seccato, decide di scendere dalla sua bici da corsa e, tutto bardato con i classici indumenti da gara, decide di affrontare il conducente dell'auto a viso aperto e si imbatte in un uomo che comincia a gesticolare e a muovere le mani in modo curioso.

Il ciclista, convinto che l'altro lo stia deridendo, non si rende conto che l'uomo, essendo sordomuto, sta semplicemente cercando di esprimersi e di farsi capire usando il linguaggio dei segni. Così il ragazzo, infuriato, gli tira un pugno in faccia attraverso il finestrino dell'auto mandandolo all'ospedale con ferite guaribili in 7 giorni. Poi si rimette alla guida della sua bici e, davanti agli occhi attoniti di testimoni, corre via convinto che tutto sia finito lì.

Ma adesso però ecco la sorpresa: a qualche mese di distanza si ritrova una denuncia arrivata dai carabinieri di Montebelluna contro di lui per lesioni personali. I militari sono riusciti a risalire all'aggressore grazie agli indumenti indossati dal ciclista, che riportavano la scritta di un' associazione ciclistica della zona. Così, dopo aver acquisito i cartellini dei tesserati della società, hanno recuperato le generalità del giovane e hanno potuto presentargli la denuncia.