L'inchiesta che ha portato all'arresto di Claudio Scajola prosegue senza tregua; nel mirino dei pm potrebbe esserci ora anche Giampaolo Tarantini, accusato già di portare le escort durante le cene, tanto note, di Arcore.

Tarantini nel calderone dell'inchiesta

Si indaga ora per cercare prove sui legami tra Scajola e la 'ndrangheta e per cercare all'interno del partito qualcuno, che secondo i pm, ha aiutato Scajola nella protezione di cui godeva Amedeo Matacena. L'ex ministro, dal canto suo, fa sapere che chiarirà tutti ai pm reggini, nell'interrogatorio che si è tenuto alle dieci di questa mattina presso il carcere di Regina Coeli a Roma, che "non c'è un indizio che possa ricondurre la sua persona alla 'ndrangheta".

Quindi le indagini proseguono, come affermano i pm De Raho e Lombardo, all'interno di Forza Italia.

All'interno dell'inchiesta casca un nome noto dei processi vicini a Forza Italia e al presidente: Giampaolo Tarantini, l'uomo che portava le ragazze ad Arcore; i fatti sarebbero stati ricondotti all'imprenditore pugliese grazie alla figura di mediatore con i libanesi, Vincenzo Speziali.

'Riunioni' sullo yacht

Sembra che gli incontri organizzati da Amedeo Matacena si svolgessero su un yacht ormeggiato a Porto Venere. Ora gli inquirenti della Dia reggina sono alla ricerca dei nominativi di chi partecipava a quelle 'riunioni'. Un nome sembra già essere spuntato fuori ed è quello di Bruno Mafrici, calabrese con studio a Milano, implicato già nell'inchiesta sull'ex tesoriere della Lega, Francesco Belsito, collegato a suo tempo alla cosca De Stefano.