Tragico incidente in un impianto privato di Soma, una cittadina a 120 chilometri da Smirne. Secondo le autorità sono ancora 400 le persone intrappolate a 2000 metri di profondità a causa di un esplosione che ha fatto crollare la struttura dove lavoravano gli operai. Al momento sono stati recuperati 201 corpi e circa 80 persone sono ferite, alcune delle quali in gravi condizioni.

La situazione si aggrava sempre di più e si teme che alla fine il numero delle vittime sarà molto alto dato che ormai le riserve di ossigeno stanno per terminare: i soccorritori pompano ossigeno all'interno dei cunicoli dove sono imprigionati altri 400 operai.

Da una ricostruzione dei fatti sembra che l'incidente nella miniera di carbone si sia verificato al momento del cambio turno del pomeriggio. L'esplosione è avvenuta a circa 2 chilometri di profondità a causa di un corto circuito. Le fiamme hanno investito gran parte degli operai che, al momento dello scoppio, erano 787.

I soccorritori si sono suddivisi in quattro squadre e il loro intervento è molto a rischio a causa dei fumi e del calore sprigionatisi nella miniera. Molti dei parenti dei minatori in ansia si sono radunati fuori l'impianto in attesa di notizie positive che riguardano i loro familiari.

Il premier turco Ergoban, che aveva in programma una visita in Albania nella giornata di domani, ha annullato il viaggio a data da destinarsi per seguire più da vicino le vicende tragiche che hanno colpito la miniera di Soma.

 La carenza di sicurezza nelle miniere è uno dei temi che hanno creato non poche polemiche in questi ultimi tempi. Basti ricordare che l'anno scorso un altro incidente in una miniera ha provocato 93 morti.