Succede in Turchia, ad una manifestazione dove la popolazione protestava contro il governo turco per la strage che si sta consumando in queste ore nella miniera di Samo, provincia di Manisa (Turchia occidentale) a 120 chilometri da Smirne. Sui social network e su internet vengono mostrate le immagini del fatto quando uno dei consiglieri del premier turco Erdogan, Yusuf Yerkel, prende a calci un manifestante immobilizzato da due militari, che protestava animatamente contro il governo turco.

Sembra che il manifestante, secondo le dichiarazioni di alcuni testimoni, avesse colpito ripetutamente l'auto del premier e le forze speciali lo stavano interrogando quando il consigliere si è portato vicino al manifestante prendendolo a calci per tre o quattro volte.

Tra poco il consigliere dovrà rilasciare una comunicazione per definire l'accaduto. Intanto, su Twitter, un utente ha dichiarato che la persona colpita fa parte di un sindacato giovanile turco e che non ha niente a che fare con l'incidente minerario di Soma anche se risulta essere un provocatore.

Secondo quanto dichiarato dal quotidiano Hurryet, lo staff di Erdogan ha fatto in modo di sopprimere in ogni modo la protesta che si è scatenata contro il governo per 'negligenza' e quindi per la carenza di sicurezza della miniera di Soma, nella quale hanno perso la vita 282 persone. Molte sono le persone rimaste ferite, alcune delle quali in modo grave a causa dell'incendio sprigionatosi a 2000 metri di profondità per un corto circuito che ha provocato l'inferno.