L'Uruguay conquista il titolo di primo paese al mondo in cui la legge permette la produzione, consumo e vendita di cannabis. Con questo decreto legge, l'Uruguay si configura come primo paese al mondo antiproibizionista così che il fatto che la cannabis sia legale diverrà un modo da parte dello di Stato di controllare ogni fase, dalla coltivazione al consumo di marijuana.
I dettagli sulla legge su produzione, consumo e vendita di cannabis
Il presidente dell'Ufficio Nazionale delle Droghe, Diego Canepa, ha annunciato i dettagli della legge. Intanto tutti coloro che assumono la sostanza hanno l'obbligo di iscriversi ad un registro nazionale protetto per la tutela dei dati personali e dovrà trattarsi di soggetti maggiorenni e cittadini uruguaiani.
La produzione della cannabis senza regolare iscrizione nel registro comporterà una pena fino a 10 anni di carcere. Si può accedere in tre modi alla cannabis: acquistarla in farmacia (gli esercizi autorizzati potranno venderne fino a 10 grammi a settimana), coltivare le proprie piantine di marijuana in casa (fino a 6 piante) o coltivarla in gruppo iscrivendosi a dei club (il club è composto da un massimo di 40 membri e il numero di piante consentite è fino a 99).
Il decreto legge stabilisce che la cannabis potrà essere consumata negli stessi luoghi in cui è permesso fumare il tabacco, non se ne può fare uso nel turno lavorativo e alla guida di autoveicoli. E per quanto riguarda il costo? Il costo della cannabis al grammo sarà tra i 20 e i 25 pesos, meno di un dollaro.
Quali sono i pareri e le reazioni alla legalizzazione della marijuana?
Non tutti sono d'accordo con questa proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis: ad esempio le associazioni per la lotta dei tossicodipendenti ritengono che lo spinello possa essere il primo primo passo verso il consumo di droghe pesanti; anche le associazioni dei chimici farmacisti si sono dichiarate contrarie a questa legge.
Il presidente Mujica ritiene che questo sia un passo in avanti per la lotta al narcotraffico ed, inoltre, il fatto che sia regolarizzata dallo Stato garantisce alla marijuana un controllo sulla qualità della sostanza evitando che i ragazzi fumino sostanze di pessima qualità e nocive per la salute.