La guerra fredda che è in corso tra gli Stati Uniti e la Russia in seguito alle divergenze su molti temi, soprattutto sullo scudo spaziale, ha rischiato recentemente di "riscaldarsi". Il Comando di difesa aerospaziale del nord America ha comunicato qualche giorno fa che quattro aerei bombardieri nucleari russi a lungo raggio Tu 95 "Bear", accompagnati da due aerocisterne, sono entrati la settimana scorsa nello spazio aereo americano volando nei pressi dell'Alaska sulle isole Aleutine e, dopo essere stati intercettati da due caccia F 22 del Pentagono, si sono allontanati velocemente verso le proprie basi di partenza.

Le provocazioni purtroppo non si sono fermate perché poche ore dopo quell'episodio altri due velivoli di Mosca hanno fatto irruzione sulla California del nord ma due caccia F15 americani sono intervenuti per scortarli nello spazio aereo internazionale. Le autorità militari americane hanno minimizzato queste manovre affermando che sono normali procedure di addestramento, ma l' ex generale dell'esercito statunitense Thomas McInerney ha dichiarato che durante la sua carriera non ha mai visto avvicinarsi così pericolosamente i bombardieri russi, neanche quando esisteva l'Unione Sovietica, criticando duramente la politica estera di Obama nelle crisi in Ucraina, in Siria e in Iraq.

Gli ambasciatori russi in Zimbawe e Malawi hanno scherzato, in una conversazione telefonica pubblicata su internet ad aprile, sul fatto che Putin vorrebbe ricreare un impero russo e innervosire gli Stati Uniti e l'Europa mediante queste prove di forza.

Episodi molto simili a quelli capitati negli Stati Uniti sono avvenuti recentemente in Gran Bretagna, in Olanda e un mese fa in Giappone dove nel mare di Okhotsk un aereo da guerra SU 27 del Cremlino ha sfiorato un ricognitore americano RC 135 mostrando all'equipaggio i piloni armati di missili aria - aria. I focolai di crisi nel mondo si stanno moltiplicando e solo una buona deterrenza a livello bellico, una diplomazia che garantisca le legittime aspirazioni degli stati e dei popoli accanto a una seria riforma del sistema decisionale delle Nazioni Unite, potrebbe consentire a tutta l'umanità di evitare di rivivere quei tragici episodi del passato che si è impegnata a non dimenticare scrivendoli nei libri di storia.