E' di oggi una notizia alla quale è stata data poco risalto: Meriam Hibrahim tornerà ad essere una donna libera. Trattasi della sudanese cristiana che era stata condannata alla fustigazione e alla pena di morte in quanto accusata di apostasia. L'accusa era di aver rinnegato la religione islamica del padre per convertirsi al cristianesimo allo scopo di sposarsi col sudanese cristiano Daniel Wani di cittadinanza americana. Secondo la sharia una donna musulmana non può sposarsi con un uomo appartenente ad altra confessione religiosa e i figli che nasceranno dal loro matrimonio saranno considerati illegittimi in quanto per l'Islam ci si troverebbe dinanzi ad un adulterio.

Il giudizio

Meriam Hibrahim di 27 anni e con una laurea in fisica era stata giudicata e condannata da un tribunale di Khartum a subire 100 frustate e l'impiccagione. La donna, già madre di un bambino, era incinta di otto mesi. I giudici le diedero tre giorni di tempo per rinunciare al cristianesimo. Nel corso di un colloquio con un religioso musulmano, Meriam ribadì di essere cristiana e di non aver commesso apostasia. L'esecuzione viene sospesa quando da' alla luce una bambina a cui viene dato il nome di Maya.

La reazione internazionale

Di fronte a questo caso l'opinione pubblica internazionale si mette in moto per salvare la vita di Meriam e ridarle la libertà. Leaders religiosi di tutto il mondo (cristiani, ebrei, musulmani, indù) avevano chiesto al Sudan di tutelare la libertà di religione e di liberare Meriam.

Capi di governo e organizzazioni umanitarie hanno fatto sentire la loro pressione sulle autorità sudanesi. La Corte d'appello in Sudan aveva iniziato l'esame del caso l'8 giugno e ora è arrivato anche il verdetto favorevole che ridà a Meriam la libertà. I risultati sembrano siano stati raggiunti.

La minaccia

Famiglia Cristiana riporta la notizia che il fratello, principale accusatore di Meriam, avrebbe rilasciato una dichiarazione inquietante.

Se la sorella non si pentirà e non si convertirà all'islam, allora Meriam dovrà morire; Safwan Abobaker, attivista del gruppo Hardwired, ha dichiarato al Daily Mail: «Il governo sudanese deve proteggerla e l'ambasciata americana in Sudan deve trovare un modo per portarla in Usa».

Ultima ora

Secondo l'agenzia ASCA, fonti della famiglia di Meriam Hibrahim riferiscono che la donna sarebbe stata arrestata insieme al marito Daniel Wani all'aereoporto di Kartum mentre tentava di lasciare il Sudan. Non si hanno invece notizie della sorte dei loro due figli.