Dopo l'elezione del sindaco Giuliano Pisapia alla guida della città di Milano, decine di campi profughi abusivi popolati dai rom si sono moltiplicati alle porte di Milano.

Ecco allora che per far fronte a questa emergenza, il Comune di Milano ha pensato bene di costruire, in uno dei campi rom più grande, delle casette prefabbricate atte ad ospitare le prime 71 famiglie rom che abitano abusivamente sul territorio milanese.

Queste casette, costate circa 20mila euro l'una, non hanno nulla a che invidiare a case normali: infatti sono tutte già ammobiliate, con due o più camere per ospitare famiglie con figli, hanno il bagno con doccia, acqua calda, luce, gas, pavimento in linoleum per simulare un parquet vero, giardinetto privato e targa alla porta di entrata con il nome della famiglia che andrà ad abitarci.

Secondo l'assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Milano questo progetto pilota indirizzerà verso un percorso di legalità e favorirà l'integrazione con i cittadini milanesi. Le casette inoltre saranno destinate solo ai cittadini rom italiani e domiciliati nel campo regolare situato in via Martirano con i figli iscritti a scuola. Il tutto solo per una modica cifra di 90 euro (luce, acqua, gas e tasse rifiuti comprese) che i rom dovranno corrispondere ogni mese per potersi stabilire definitivamente.

Ma i rom non ci stanno e controbattono: 'Perchè devo pagare per vivere in una baracca, quando posso costruire una casa e viverci gratis? I miei figli non avranno neanche lo spazio necessario per muoversi dentro quelle scatole'.

Come si può facilmente intuire ai rom non interessa nulla l'integrazione.

Ma il progetto continua ad andare avanti ed in caso di successo, assisteremo alla replica anche in tutti gli altri campi rom situati nel comune di Milano.