Una vera e propria tragedia familiare si è consumata nella notte del 9 giugno nella provincia napoletana, a Casalnuovo di Napoli. Un padre di 55 anni, probabilmente a causa di una lite col figlio quattordicenne, preso da un raptus di violenza ha cercato di uccidere il ragazzo a sprangate. Questi fortunatamente è riuscito a fuggire, mentre il padre si è tolto la vita impiccandosi.

Non sono ancora chiare le motivazioni della terribile aggressione. L'uomo, nel cuore della notte, si è introdotto nella camera da letto dell'adolescente reggendo tra le mani una spranga. Forse il suo intento era quello di tramortire prima il ragazzo e poi di finirlo soffocandolo col cuscino. Una volta subito il forte colpo, il quattordicenne non è rimasto tramortito e ha cominciato a dimenarsi per sfuggire alla furia omicida del padre che ha continuato a colpirlo in direzione della testa.

Le urla strazianti del ragazzino hanno attirato l'attenzione dei vicini di casa, i quali si sono precipitati e per fortuna hanno aiutato l'adolescente, evitando che rimanesse ucciso. Una volta scoperto, il padre è scappato via per poi impiccarsi. La giovane vittima è stata trasportata in ospedale con numerose ferite al cranio ed è stata sottoposta ad un lungo intervento chirurgico al termine del quale, per suturare le ferite, sono stati applicati ben 40 punti di sutura. I carabinieri, accorsi sul luogo del tentato omicidio, tramutatosi in suicidio del carnefice, stanno indagando per capire cosa possa aver fatto scattare nel 55enne una furia omicida così violenta. Al vaglio degli inquirenti c'è l'ipotesi di un litigio che il padre non avrebbe perdonato al figlio.