Notizia inaspettata quella arrivata oggi pomeriggio: l'assassino di Yara Gambirasio, la sedicenne uccisa quattro anni fa di ritorno dalla palestra e trovata quattro mesi dopo, sembra avere finalmente un volto. Tutti conosciamo la storia della piccola Yara, che non è più tornata a casa dopo essere passata dalla palestra presso la quale si allenava (era una promessa dell'atletica). I primi indizi portavano ad un operaio extracomunitario che però si sono rivelati solamente fuorvianti.
Il presunto assassino è un muratore di 44 anni, incensurato, sposato e padre di tre figli.
Dopo quattro anni di ricerche e indagini faraoniche da parte della scientifica, e delle forze dell'ordine, coadiuvato dall'Università di Padova, la piccola Yara sembra avere avuto finalmente avuto giustizia. i parla ancora al condizionale perché l'uomo è ancora adesso sotto interrogatorio. L'uomo sarebbe stato incastrato dall'analisi del DNA e, se si avrà conferma che l'assassino è davvero lui, dovrà spiegare tutto ciò che l'ha portato a compiere questo efferato omicidio. Da tempo si parlava dei risultati avuti attraverso l'analisi del DNA trovato sul corpo della piccola Yara e che portava ad un figlio illegittimo di un uomo morto qualche anno prima dell'assassinio della sedicenne. L'autovettura del muratore, una Volvo grigia, è anch'essa posta sotto sequestro.
Angelino Alfano, soddisfatto del risultato delle indagini ringrazia tutti coloro che hanno permesso, grazie al lavoro instancabile e tenace, di avere fatto luce su un omicidio che ha sconcertato l'Italia intera.