Finalmente c'è stata una svolta: la grande svolta nel caso Yara Gambirasio, la ragazza di tredici anni di Brembate Sopra che fu uccisa più di tre anni fa, il cui corpo fu ritrovato dopo qualche mese in un campo a pochi chilometri da casa. Giustizia è stata fatta. Soprattutto per i genitori della piccola Yara che non hanno mai smesso di sperare nella giustizia e in particolar modo nei risultati delle indagini scientifiche. Proprio queste ultime hanno portato più di un anno fa ad individuare il padre di Massimo Giuseppe Bossetti, l'assassino. Si tratta di Guerinoni, l'autista di autobus di Gorno.
Guerinoni è deceduto nel 1999, e sappiamo che aveva un figlio illegittimo. L'uomo (l'assassino di Yara) ha 45 anni, è sposato ed ha tre figli. Vive a Mapello, proprio dove secondo i risultati delle indagini si è spento il cellulare della piccola tredicenne. Al momento l'uomo si trova in caserma ed è sotto interrogatorio, fa sapere Alfano. Si tratta di un momento estremamente delicato. La moglie di Bossetti ha soltanto dichiarato di non voler dir nulla perché non è il momento.
Il sindaco di Brembate Sopra ringrazia tutti e rende nota la sua ammirazione nell'aver risolto (o almeno così sembra) un caso molto difficile e delicato. La costanza e l'impegno premiano sempre e lo sa bene l'anatomopatologa Cristina Cattaneo, colei che ha eseguito gli esami sul dna trovato sul corpo della tredicenne.