Stavano litigando e discutendo come può capitare ad ogni coppia, poi, all'improvviso, il fidanzato ha perso la testa e ha aggredito la ragazza colpendola con pugni e calci, prendendola a morsi e stringendole il collo con le mani arrivando quasi ad ucciderla. Alla scena era presente la coinquilina della donna che ha cercato di aiutare l'amica, ma è stata a sua volta aggredita. Per fortuna ha avuto la prontezza e la lucidità di chiamare il 113 per chiedere aiuto, così il 30enne violento, intimorito dall'eventuale arrivo della polizia, è scappato via smettendo di infierire sul corpo della fidanzata.

Gli agenti del commissariato di Porta Pia, quando sono arrivati all'appartamento in viale delle Province, hanno trovato la ragazza riversa per terra dinanzi alla porta d'ingresso. Presentava ecchimosi sul collo, diverse escoriazioni sugli arti inferiori e su un braccio e aveva la fronte tumefatta. La vittima dell'aggressione ha raccontato la dinamica dell'accaduto ai poliziotti, i quali però hanno notato qualcosa di strano.

Nell'appartamento c'erano vari mozziconi di sigarette fatte a mano e l'odore tipico della marijuana. Gli agenti hanno chiesto alla donna se durante la serata avesse fatto uso di stupefacenti col fidanzato, e lei spontaneamente ha consegnato due bustine contenenti proprio la cannabis. A questo punto è iniziata la ricerca al pusher che aveva fornito la marijuana ed è stato rintracciato quasi subito. Si trattava di un 29enne romano che in casa aveva circa 30 grammi di cannabis e tutto l'occorrente per realizzare delle dosi: il giovane è stato denunciato per detenzione di stupefacenti al fine di spaccio.

Per quanto riguarda il fidanzato violento, invece, la polizia è risalita alla sua identità, ma al momento non è ancora riuscita a trovarlo: intanto è stato denunciato per tentato omicidio, mentre la ragazza è stata segnalata al Prefetto per aver fatto uso di sostanze stupefacenti.