Contro la minaccia di tagli allo stipendio, sfilano nelle vie di Roma insegnanti e assistenti sociali, impiegati e vigili urbani. Di conseguenza uffici pubblici chiusi e traffico in centro in pieno caos. E' una sfida diretta ormai tra dipendenti del comune e il sindaco Ignazio Marino che non replica anzi dice che andrà avanti per la sua strada ma dall'altra parte c'è altrettanta determinazione.

Si tratta del futuro di 24 mila famiglie, ma anche del futuro di Roma. Nonostante il Campidoglio abbia assicurato che il taglio non ci sarà, secondo i sindacati i 24 mila dipendenti del comune di Roma potrebbero, invece, vedersi decurtata la busta paga di circa 250 euro di salario accessorio.

Anche i vigili oggi in piazza insieme ai dipendenti comunali per le vie di Roma. Remano tutti dalla stessa parte le persone oggi che sono scese per difendere il proprio salario, è per difendere il salario accessorio e per difendere anche un'erogazione di un servizio più efficiente ai cittadini e per essere anche in grado di percepire uno stipendio dignitevole. Per alcuni il contratto è fermo dal 2009, prendono stipendi al limite.

L'adesione allo sciopero di 24 ore secondo la CGIL è dell'ottanta per cento, numero di sicuro molto preoccupanti per il comune di Roma. Molte scuole oggi sono rimaste chiuse così come moltissimi uffici pubblici come alcuni dipartimenti dei municipi. Per la polizia locale il servizio minimo garantito per legge è di 3 vigili municipio. La protesta molto probabilmente continuerà anche nei prossimi giorni, Marino è avvisato.