"I nostri capi ci hanno detto che avevamo abbattuto un aereo di Kiev. Quando siamo arrivati sul posto pensavamo di affrontare i piloti ucraini atterrati con il paracadute, invece ci siamo trovati davanti i cadaveri dei civili". Queste le scioccanti dichiarazioni rese note, come testimonianza, da un miliziano filorusso al Corriere della Sera di Torez, la località ucraina in cui si è schiantato l'aereo della Malaysia Airlines.

Per ora questa sembra essere l'unica testimonianza 'controcorrente'. Tutti gli altri miliziani, infatti, presenti alla stazione di Ternez, continuano a raccontare la versione ufficiale dei filorussi.

Che ancora si abbia paura di parlare? 

Di fatto, però, ancora oggi, la tragedia non vede riconosciuti dei veri responsabili. Da Torez si continua a proclamare la responsabilità dei separatisti per questa tragedia intercorsa. Ma diversi dubbi vengono sollevati: si è trattato davvero di un incidente? Se non lo è stato, quale può essere il motivo scatenante che ha portato all'abbattimento di un aereo pieno di civili? La verità, verrà mai raccontata?

Per ora, possiamo solo accontentarci delle notizie parziali che vengono fuori giorno dopo giorno, sperando che prima o poi si venga a capo di questa situazione ingarbugliata e, soprattutto, che non siano altri civili innocenti a pagare per degli scontri di guerra.

Ricordiamo, inoltre, che nella tragedia, avvenuta solo pochi giorni fa, sono morti ben 298 civili innocenti, tra passeggeri ed equipaggio, tra cui non c'era nessun italiano.

Un altro problema da risolvere sembra essere, però, quello dei corpi delle vittime: Obama, Merkel, Cameron e Hollande sono schierati contro Putin per far tornare in patria i cadaveri, nel più breve tempo possibile.

Questa sembra essere considerata una priorità assoluta, dato che le ricerche sono ormai finite e la maggior parte dei corpi è stata recuperata. Il premier malese Najib Razak, ha dichiarato di aver trovato un accordo con i filorussi per far partire le vittime verso Amsterdam, il prima possibile.