Silenzio a Gaza, il rumore delle armi si è fermato, tacciono da ieri mattina. Dopo aver distrutto i tunnel di accesso al suo interno, l'esercito israeliano si è ritirato completamente da Gaza, ripiegando al confine della Striscia a presidio delle posizioni. Il cessate il fuoco di tre giorni in vigore fino a venerdì questa volta sembra tenere, e comunque è il più lungo dall'inizio delle ostilità. Il generale Sami Turgeman chiarisce un concetto: " Se Hamas viola la tregua, commette un serio errore", mentre invita i residenti a rientrare a Gaza. Dal canto suo Hamas esulta per quella che definisce " la vittoria militare della resistenza ", mentre Israele sottolinea di aver "completato in pieno la missione"; né vinti né vincitori si direbbe, 1939 morti, tra cui 430 bambini e 240 donne per una sorta di nulla di fatto.

Ieri sono arrivate in Egitto, al Cairo, le delegazioni di Israele, Hamas, Jihad islamica e al Fatah, impegnate nei negoziati per raggiungere un cessate il fuoco duraturo, e missione davvero quasi impossibile, un accordo di pace fra Israele e Hamas. Dopo un mese di guerra finalmente la parola è passata alla diplomazia, ed ora la comunità internazionale attende con il fiato sospeso gli esiti delle trattative indirette, perché si svolgono tramite la mediazione egiziana; l'Egitto torna così al suo storico ruolo di mediatore fra israeliani e palestinesi. I punti della trattativa sono centrati sulla richiesta palestinese di creare un porto marittimo, riaprire l'aeroporto di Gaza e assicurare un collegamento con la Cisgiordania; richieste che probabilmente saranno respinte da Israele; che invece dovrebbe accettare di porre fine all'assedio della città e liberare i prigionieri.

Sul tavolo delle trattative anche la possibilità di garantire i diritti di pesca fino a 12 miglia. Israele per il futuro di Gaza non transigerà da un punto, la smilitarizzazione di Hamas e della Striscia intera. Intanto è volato a l'Aja il ministro degli Esteri palestinese Riad Al Malki, per chiedere alla Corte penale internazionale l'apertura di un'inchiesta contro Israele per i crimini commessi in questo mese di guerra.