Christine Legarde, direttrice generale del fondo monetario internazionale, annuncia di avere addosso un'indagine pesante che riguarderebbe la sua negligenza nell'inchiesta sull'arbitrato tra Bernard Tapie, ex ministro e uomo d'affari, e la banca Credit Lyonnais. Ma il direttore della Fmi non ha intenzione di dimettersi e alla France Press annuncia di ritornare a lavorare a Washington già nel pomeriggio. Ma non è l'unica ad essere coinvolta nell'inchiesta su Bernard Tapie. E' un'inchiesta infatti che dal suo inizio ha visto coinvolto anche l'ex presidente della repubblica francese Nicolas Sarkozy.

Christine Lagarde all'epoca dei fatti era ministro delle Finanze. Cosa è successo? Tapie sarebbe stato favorito nella concessione di un credito nella vicenda Adidas-Credits Lyonnais ricevendo un risarcimento di circa 403 milioni di euro. Un record.

La vicenda che coinvolge Lagarde

Lo stato francese si è costituito parte civile della vicenda ma ci sono ancora molti tasselli che non sono al posto giusto e molte cose che non tornano. Ciò che molti si chiedono è come sia possibile che l'allora ministro delle finanza Lagarde e il direttore del gabinetto Stephane Richard abbiano ricorso addirittura a un arbitrato privato per risolvere la questione di Bernard Tapie. Il tutto alla fine dell'anno 2007.

Un arbitrato che terminò con una sentenza clamorosa condannando lo stato francese a pagare una cifra enorme per un totale di 403 milioni. Si trattava ovviamente di soldi pubblici anche se a nessuno è mai passato per la testa di effettuare un ricorso. Perché? In ogni caso Tapie, tolti i suoi debiti, ha intascato circa 200 milioni di euro.

Era anche un periodo in cui Bernard Tapie frequentava spesso l'Eliseo proprio nel periodo in cui Sarkozy era presidente. E' anche questo uno dei motivi per cui piovono critiche sulla scelta di nominare un arbitro esterno scavalcando la giustizia. Gli arbitri furono addirittura tre in un momento in cui Tapie spesso prodigava i suoi consigli al caro amico presidente della Francia.