Secondo i servizi segreti italiani, sarebbero una cinquantina i Foreign fighters reclutati dall'Isis nel nostro paese. L'Isis li avrebbe reclutati su internet e ad oggi sarebbero già operativi sui fronti irakeno e siriano In particolare, dei cinquanta, secondo le informazioni recenti, sarebbero 30 gli italiani partiti per i fronti di guerra mediorientali, ma non ancora rientrati.

La situazione è costantemente sotto controllo e monitorata dall'intelligence. Si tratterebbe di giovani tra i diciotto e i venticinque anni. Di questi, solo il 20% proverrebbe dalle fila dei figli di immigrati.

Altri duecento italiani, convertiti alla causa, si troverebbero in Italia con il ruolo di ufficiali di collegamento tra i fronti bellici e l'Europa. Secondo gli esperti l'indottrinamento avverrebbe con tecniche persuasive tali da permettere l'arruolamento immediato senza dare la possibilità al soggetto di tanti ripensamenti. L'indole tendenzialmente violenta farebbe il resto. Le città di provenienza dei giovani jihadisti italiani sarebbero: Roma, Napoli, Milano, Torino Padova, Brescia, Ravenna, e Bologna.

Sebbene questo allarmante fenomeno del reclutamento tra occidentali da parte dell'Isis sia presente anche negli altri paesi europei e in numero ben maggiore, il caso italiano si distingue per il supporto logistico che i nostri connazionali convertiti fornirebbero all'organizzazione terroristica.

Il gruppo degli italiani appare, per tale ragione, ancora più pericoloso in quanto si ritiene che alcuni siano stati addestrati nei campi segreti dell'Isis dislocati perlopiù in Afghanistan. E' da qui che spicca la differenza con i casi europei, dove i giovani partono offrendosi come volontari della causa jihadista senza alcuna preparazione militare.

A ciò si aggiunge un altro fattore degno di rilievo e di preoccupazione. A detta dei servizi segreti, è difficile distinguere i migranti dai terroristi al momento dello sbarco in massa sulle coste del nostro paese. In questi sbarchi si potrebbero nascondere sia cellule dell'Isis, sia i nostri connazionali di ritorno dai campi di addestramento.