Picchiata selvaggiamente e violentata, una ragazza di appena 14 anni sarà costretta a stare per sempre su una sedia a rotelle e, soprattutto, il suo cervello, gravemente danneggiato, avrà delle capacità limitate ed equivalenti a quelle di un bambino di 8 anni. La tragedia è avvenuta lo scorso 19 gennaio a Luton, nelle vicinanze di Londra, ma è stata resa pubblica soltanto adesso, dopo la sentenza che ha condannato il colpevole - un ragazzo di 15 anni che ha confessato la violenza - a trascorrere almeno sei anni e mezzo in un centro per giovani criminali. Il ragazzo aggredì con un coltello la 14enne all'interno di un parco, intorno alle nove di sera. La colpì con forza con una bottiglia, poi la prese a calci e pugni e si fermò soltanto per trascinare la giovane ferita gravemente in un luogo nascosto dove la violentò. Subito dopo, lo stupratore si mise al telefono chiedendo aiuto e fingendo di aver subito un'aggressione, mentre la vittima restava lì, gettata a terra in stato di incoscienza. In un secondo momento è emerso che i due già si conoscevano. Quando la ragazza fu portata in ospedale, riuscì a salvarsi la vita per miracolo, ma per lei, nonostante sia stata vittima di un violento stupro, il prezzo da pagare sarà altissimo.

La ragazza sarà costretta per tutta la vita su una sedia a rotelle e le gravissime lesioni che ha riportato al cervello ne hanno pesantemente ridotto le capacità, portandolo a regredire alla mentalità di una bambina di 8 anni. Non sono bastati tre interventi chirurgici per ripristinare il corretto funzionamento delle sue attività cerebrali. L'aggressore all'inizio aveva negato qualsiasi coinvolgimento, ma di fronte alle prove schiaccianti presentate dalla polizia, non ha potuto fare altro che confessare l'orrenda violenza di cui si è macchiato. Il giudice Michael Kay, con molta sincerità, ha ammesso che nonostante sia un magistrato navigato ci sono ancora delle vicende che riescono a scioccarlo. Il caso di questa ragazzina picchiata e violentata senza pietà da un coetaneo gli è infatti parso "nauseante e ripugnante". In merito al destino del 15enne che si è reso colpevole dell'atrocità, il giudice ha anticipato che quasi certamente trascorrerà in carcere un tempo superiore di quel che di solito la legge prevede per reati di questo genere.