Suona come un'oscura minaccia l'annuncio fatto dall'Isis ai cristiani e più in generale all'Europa. In un video da poco diffuso i miliziani dell'Isis, con spartana spavalderia, invocano la guerra santa. A tale proposito in questo nuovo video si invitano i combattenti-martiri a indossare le cinture esplosive con un chiaro suggerimento a immolarsi per la causa. L'autenticità del video è da verificare, tuttavia il contenuto sembra sufficiente ad alzare il livello di guardia. Barak Obama intanto annuncia: "La forza militare americana non ha eguali, ma questa non può essere una battaglia solo dell'America", un inequivocabile invito alla coalizione alleata a sostenere l'imminente guerra all'estremismo dell'autoproclamato neo-califfato.
Le stime della forza Isis secondo gli Usa
L'intelligence statunitense ha stimato la presenza di circa trenta mila combattenti tra le fila dell'Isis, un numero maggiore di quello che la CIA aveva ipotizzato qualche mese fa quando ancora sosteneva i ribelli contro il regime di Assad. Questi numeri, seppur inquietanti, non turbano gli USA che stanno compiendo, da alcuni giorni, importanti missioni di ricognizione atte a stabilire il modo migliore per rompere il cordone difensivo attorno all'area territoriale controllata dal Califfo. Le azioni di fuoco americane sono già iniziate con l'uso di droni, non si escludono interventi da parte delle forze speciali.
L'Italia fa la sua parte, inviando armi
Con un carico di armi già partite, dopo essere state caricate su due voli militari, l'Italia contribuisce al supporto delle milizie curde contro l'Isis.
Le armi fornite "in dono" ai curdi sono state concesse dopo il via libera da parte del Parlamento. L'operazione è rimasta "top secret" fino alla partenza del carico. L'arsenale, caricato sui velivoli e spedito ai curdi, fa parte di un "bottino" sequestrato dalla Marina Militare nel periodo della guerra balcana. Le stesse armi sono state già "offerte" una prima volta ai libici nella loro campagna contro Gheddafi, ma nessuno a quel tempo sapeva di quest'arsenale, che oggi è stato riciclato e usato per la seconda volta.