Sembra quasi il racconto di un film dell'orrore, magari se lo fosse, lo andremmo anche a guardare con la solita curiosità spicciola di cui, noi italiani, siamo portatori sani. Lo scenario è quello africano, il background sembra quello di Haiti, dove è noto che alcuni morti ritornino in vita grazie ad alcune sconosciute misture di veleni negromantici. A prescindere dalla credulità popolare, l'informazione che diffonde in queste ore l'Autorità della Liberia è realtà. I morti si risvegliano, ma non è stato uno stregone, sembra ci sia lo zampino di Ebola.
Ormai la costa centro-occidentale africana è nel caos più totale, sembra quasi un test che una macchina manipolatrice voglia provare tra popoli senza democrazia, prima di passare alla "gens" civilizzata europea o americana. L'epidemia scatenata dal virus Ebola sembra incutere meno terrore del rischio di incontrare uno zombie. Non si sa bene cosa sia accaduto, ma di certo, come constatato dalle fonti autorevoli della polizia locale, in Liberia due persone "morte e sepolte" (una solo parzialmente, poiché era in via di sepoltura) sono risorte e hanno letteralmente causato il panico generale tra la popolazione già provata dal virus.
Il folklore stregonesco africano è ben conosciuto, visto che è stato esportato in tutto il mondo (Santeria, Voodoo, Macumba, ecc.), quindi questa notizia ha dovuto superare il primo scoglio rappresentato dallo scetticismo afroapatico delle nazioni occidentali.
Tuttavia i casi sono stati documentati e le fonti ritenute attendibili, al punto tale che uno dei più importanti tabloid inglesi, il "Mirror", ha riportato a caratteri cubitali il titolo: "Ebola victims in African village 'rise from the dead' causing panic and fear among locals". Al momento la comunità scientifica preferisce, ad ogni modo, inseguire il virus e trovare un vaccino in breve, più che prendere in considerazione un paio di casi di "zombismo".
Le due vittime, per fortuna solo loro, che si sarebbero risvegliate dal sonno mortale dopo essere decedute a Gamta, nella contea di Nimba, hanno rispettivamente: una sessanta anni e l'altra quaranta. La vittima più giovane è stata identificata come Ma Kebeh, e lei stesso ha dichiarato: "mi sono svegliata mentre mi seppellivano".
Al momento più che gli zombie, Ebola si sta lasciando dietro solo i morti a causa dell'infezione e almeno 3.700 bambini orfani (fonte UNICEF), la cui salvezza è stata proprio l'allontanamento coatto dai propri genitori o parenti. L'Italia nel frattempo scalda i muscoli, poiché la minaccia non può essere né ignorata e con tutta probabilità nemmeno evitata. A Pratica di Mare l'Aeronautica Militare prosegue con l'addestramento, mentre alcuni centri specializzati hanno dato il via a protocolli sanitari di emergenza sia preventivi sia consecutivi alla possibile infezione. Le autorità sanitarie, lo si capisce bene dal clima nervoso della catena di comando, sono consapevoli di questo momento di black-out terapeutico nei confronti della malattia e auspicano un potenziale incremento delle difese e della profilassi preventiva in tutte le ASL del territorio.