Un'ischemia colpisce il marò Massimiliano Latorre nella notte tra domenica 31 agosto e lunedì 1 settembre, probabilmente a causa dello stress da detenzione. Questo fatto impone di adottare urgentemente provvedimenti idonei a portar fuori i due militari italiani dal territorio indiano. Al riguardo, come si apprende da un Ansa di questa mattina, i legali di Massimiliano Latorre hanno depositato con urgenza alla Corte suprema indiana istanza di rientro in Italia del marò fermato insieme a Girone.

L'attacco ischemico

E' recente il fenomeno di attacco ischemico di tipo transitorio accusato da Latorre, come spiegato dal fratello del militare trattenuto in India, che parla di interessamento di una area profonda del cervello per il quale anche Roberta Pinotti, ministro della Difesa, si è precipitata all'ambasciata italiana dove si trova tuttora il maresciallo per verificarne di persona le condizioni generali di salute.

Ad imprimere una decisa accelerazione al rientro in Italia giunge ora la richiesta dei legali del marò alla corte di New Delhi affinché concedano l'espatrio per gravissimi motivi di salute.

Il fatto saliente

La vicenda che si trascina pietosamente da più di due anni sul caso marò potrebbe ora accelerare decisamente verso una rapida evoluzione. I legali del fuciliere di marina hanno richiesto perentoriamente che venga concesso il rientro in patria a causa delle gravi condizioni di salute in seguito al fatto ischemico del 1° settembre. Nel frattempo continuano gli esami e le terapie mediche in un ospedale della capitale indiana alle quali il marò sta reagendo positivamente, mostrando un confortante miglioramento di salute che tranquillizza tutti quelli che lo seguono da vicino.

Il ministro Pinotti ha detto che i medici indiani hanno agito con prontezza per scongiurare conseguenze più gravi; la collega Federica Mogherini incalzava affermando che la "difficile situazione di salute anche il modo in cui noi dobbiamo reagire sotto tutti i punti di vista". Non si esclude che la Corte indiana alla quale si sono appellati gli avvocati prenda una decisione nel giro di pochissimi giorni, con una data per la prossima udienza già fissata per il prossimo lunedì 8 settembre.