L'apparente compattezza mostrata nella tenace difesa di Michele Buoninconti - vedovo della defunta Elena Ceste - da parte dei familiari comincia a vacillare, forse sotto il peso di troppe tensioni. Inizialmente anche dinanzi l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere dalla quale l'uomo dovrà difendersi tramite i suo avvocati, i familiari avevano espresso parole di solidarietà e vicinanza per l'uomo, colpito da un lutto non facile da gestire vista la presenza di quattro bimbi. Le ore però passano veloci quando ci sono importanti indagini in corso e dunque le informazioni che circolano vanno effettivamente ad influenzare il giudizio che spesso è solo un pregiudizio.

Resta il fatto che il giallo di Elena Ceste è finito nel peggiore dei modi. E' il momento del dolore, dei funerali in forma privata, della riflessione su quanto poteva, forse, essere fatto per evitare tutto questo.



I genitori di Elena Ceste non possono fare a meno, pur provati dal dolore, di porsi alcuni interrogativi inquietanti. Hanno sempre sostenuto di avere stima di Michele Buoninconti, dicono di fidarsi di lui, ma nel momento più duro, nel momento in cui è necessario elaborare il dolore del lutto, dopo il ritrovamento della figlia Elena Ceste, la percentuale di fiducia non può essere più al 100%. Tutto è tornato in discussione, compreso il futuro dei bimbi. Alcuni dei familiari non possono far altro che riconoscere che è bene attendere tutte le analisi, tossicologiche e istologiche, per capire meglio cosa può essere accaduto, fermo restando che una persona che si suicida (ma come?) non può andare a nascondersi sotto degli arbusti in modo da non essere scoperta.

L'ipotesi più probabile non può che essere l'omicidio. Resta da capire bene il movente, che nel caso di Michele Buoninconti sarebbe il tradimento confessato dalla moglie prima della sua scomparsa. La donna trascorreva molte ore a dialogare su facebook dove aveva ritrovato vecchi compagni di scuola che evidentemente l'avevano distratta dal grigiore di una vita familiare inevitabilmente ripetitiva.

Anche per quanto riguarda l'arma del delitto è notte fonda ed è proprio il suo ritrovamento che potrebbe chiarire molte cose. Nel frattempo i familiari più stretti non rilasceranno più dichiarazioni ai media in attesa dello sviluppo della situazione. Diversa l'impostazione di Michele Buoninconti. L'uomo avrebbe accettato di rispondere alle domande dei cronisti della popolare trasmissione tv "Chi l'ha visto?" perché evidentemente vuole ribadire la sua innocenza.

L’inchiesta è coordinata dal pm di Asti Laura Deodato. La scientifica continua intanto la sua attività di ricerca di reperti sul luogo del tragico ritrovamento. Resta sempre il dubbio che il corpo sia stato portato lì successivamente all'omicidio. Nelle prossime settimane ci saranno certamente delle altre novità. Sarà nostra cura aggiornarvi sul caso Elena Ceste.