L'Ebola sta spaventando tutto il mondo ed è oramai inevitabile che si verifichino altri casi in Italia e in tutto il resto d'Europa, tanto è vero che il segnale di pericolo lanciato dall'OMS parla chiaro, si calcolano all'incirca 9mila casi di contagio da virus entro la fine della settimana. In un precedente articolo abbiamo reso il più chiaro possibile di come l'Ebola si può trasmettere, quali sono i sintomi, le cause e abbiamo approfondito quale fosse il risultato di alcuni test scientifici elaborati per scoprire dove si trova con precisione il virus dell'Ebola, divulgati dal quotidiano The Journal of Infectious Diseases nell'anno 2007.
L'OMS ha annunciato che la sola terapia che attualmente può dare speranza per gli ammalati di Ebola deriva dal sangue di quei pazienti che sono completamente guariti da questo terrificante virus.
Dato che i medicinali in via di sperimentazione sono quasi insufficienti o non sono comunque pronti all'utilizzo, gli studiosi dell'OMS hanno preso in considerazione l'idea di usufruire il plasma del sangue di quei soggetti rimasti in vita nonostante fossero stati infettati dal virus Ebola, per il semplice motivo che racchiude quella sostanza proteica denominata immunoglobulina che si potenzia durante una reazione immunitaria causata da una molecola estranea, in questo caso dall'infezione. In parole semplici questi soggetti hanno acquisito l'immunità al virus da Ebola.
Nel frattempo è fondamentale cercare di prevenire il contagio del virus seguendo determinate misure di sicurezza e tenendo un atteggiamento idoneo sufficiente a sottrarsi all'infezione da Ebola. Le ultime notizie sui casi di Ebola parlano di una situazione drammatica verificatasi a bordo di un aereo della compagnia di volo Turkish Airlines decollato dall'aeroporto di Instanbul e destinato all'aeroporto di Pisa.
Durante il volo una signora e la figlioletta dell'età di appena quattro anni hanno avvertito uno strano malessere che dai primi esami hanno fatto pensare al virus da Ebola. Come impone la prassi di emergenza l'aereo è dovuto atterrare all'aeroporto di Fiumicino a Roma e sul posto è prontamente giunto il personale sanitario dell'USMAF che ha provveduto al trasporto immediato della donna e della figlia all'ospedale Spallanzani. A quanto pare non si trattava del virus Ebola.