Continua ad infittirsi il giallo della morte di Elena Ceste, la mamma di Costigliole d'Asti i cui resti sono stati trovati la scorsa settimana nei pressi di Asti, a pochi metri di distanza dalla casa in cui Elena viveva con il marito Michele Buoninconti e con i suoi figli. Un vero e proprio mistero quello della morte di Elena Ceste, che per essere risolto necessita dei risultati dell'autopsia che verranno resi noti nel giro di qualche settimana. Le ultime news di oggi 28 ottobre rivelano che dai primi risultati sarebbe emerso che sul corpo della donna non sarebbero presenti delle ferite tali da far pensare ad una morte violenta.
Tuttavia, domenica pomeriggio, nel corso della diretta di Domenica Live con Barbara D'Urso, l'inviata della trasmissione ha dichiarato di aver appreso da finti molti vicini alle indagini che sul corpo della donna erano presenti ferite tali da far pensare, al contrario, che Elena fosse stata uccisa da qualcuno.
Elena Ceste, ultime novità di oggi: il marito Michele sta mentendo?
Le ultime news di oggi sul caso Ceste arrivano dalla trasmissione Pomeriggio 5, dove si è molto parlato del giallo dell'agenda di Michele, il marito di Elena. In particolare analizzando le frasi scritte da Michele sulla sua agenda personale lo scorso 24 gennaio 2014, giorno della scomparsa di sua moglie, l'uomo scriveva: "Porto i bimbi a scuola e al ritorno Elena scompare".
Una frase a dir poco choc che alimenta i dubbi sulla posizione di Michele, che ricordiamo, al momento è l'unica persona indagata per omicidio e soppressione di cadavere. Di fronte ad un dramma così assurdo, come quello della sparizione nel nulla della moglie, Michele trovò tempo di annotare questa notizia? Tra le varie frasi scritte sempre quel 24 gennaio c'è anche questa: "15.30 Catechismo".
Un'altra frase che alimenta i dubbi, in quanto Michele quel giorno avrebbe continuato a svolgere la sua vita in maniera normale, quasi come se non fosse successo nulla. In attesa della verità sulla morte di Elena Ceste, i familiari della mamma di Costigliole dicono di credere nell'innocenza del vigile di fuoco.