Il pugile Domenico Spada è stato arrestato per usura aggravata insieme al padre e a due donne vicine al clan dei Casamonica. Le manette ai polsi sono scattate nella notte di martedì 11 novembre, al culmine di un anno di indagini cominciate in seguito alla denuncia di un barista che, esasperato da quegli strozzini che gli avevano rovinato la vita, riducendolo sul lastrico, aveva deciso di rivolgersi alle forze dell'ordine.

Il calvario del barista è cominciato nel 2009 quando si rivolse ad una banca per chiedere un prestito, con l'intento di rilevare un bar - tabacchi.

La banca gli rifiutò il prestito e decise di rivolgersi ad una donna rom per ottenere dei soldi, circa 20 mila euro, necessari per far partire la sua attività commerciale. Ai carabinieri, il quarantenne romano ha raccontato che in un breve lasso di tempo, quel debito era incredibilmente lievitato, a causa di un tasso d'interesse dell'800 per cento. Non potendo pagare una somma così elevata, l'uomo, su indicazione della donna che gli aveva prestato il denaro, si recò presso un'altra donna, della stessa famiglia, che prima gli diede i soldi per appianare il debito iniziale, poi a sua volta gli applicò altri interessi da usura. A quel punto, il barista era finito nel vortice dello strozzinaggio, fatto di debiti impossibili da saldare, ricatti e minacce.

E qui entrerebbe in gioco Domenico Spada.

Il 34enne pugile romano si occupava di minacciare e percuotere le vittime. Insieme al padre, infatti, si recò presso il barista, minacciandolo con la forza e facendosi versare una somma di circa 600 mila euro, molto più alta rispetto all'ammontare iniziale del debito che era di 140 mila euro.

Inoltre, il bar sarebbe finito in mano agli strozzini, che ne avrebbero tenuto per sé gli incassi e poi il pugile si sarebbe anche fatto consegnare una villa ad Albano Laziale, tramite un atto di vendita. Proprio Spada, una volta insediatosi in quella dimora, ne aveva fatto la sua fattoria personale, pubblicandone orgoglioso le foto su Facebook, a margine delle quali scriveva: "Ho voglia di spaccare questo mondo ingiusto".

Numerosi partivano, da parte dell'ex campione del mondo Silver WBC, gli attacchi a Fabrizio Corona, nella speranza che marcisse in galera.

La denuncia del commerciante quarantenne ha fatto scattare le indagini dei carabinieri che, dopo aver raccolto per un anno elementi e prove, hanno incastrato e arrestato i quattro strozzini. Gli inquirenti si augurano che, grazie alla coraggiosa denuncia del barista e al processo che verrà eseguito nei confronti del pugile Domenico Spada e degli altri tre usurai, il resto dei cittadini trovi la forza per denunciare e combattere il fenomeno dell'usura.