L'Iran sta usando vecchi caccia F-4 Phantom acquistati dagli Usa durante il periodo dello Scià, per bombardare le postazioni occupate dallo Stato islamico dell'Iraq e della Siria, altrimenti detto Isis, nell'Iraq orientale. Gli Stati Uniti sono consapevoli degli attacchi aerei nella provincia di Diyala, che sono andati in sostegno delle forze irachene, senza nessun coordinamento con le altre forze attive nell'area. Dopotutto lo spazio aereo è controllato dall'Iraq e le autorità irachene sono le uniche responsabili del controllo del traffico in una zona a nord est di Baghdad, in una parte del Paese in cui gli Stati Uniti non controllano niente.
Il portavoce del Pentagono contrammiraglio John Kirby ha detto, secondo l'agenzia francese France-Presse: "Abbiamo indicazioni che effettivamente l'Iran ha bombardato con vecchi aerei F-4 Phantom nei giorni scorsi". L'assalto dell'Isis in Iraq ha creato una improbabile alleanza tra Usa ed Iran, che comunque rimangono su posizioni contrastanti riguardo la Siria, dove l'Iran ha fornito un sostanziale sostegno militare al presidente Bashar al-Assad, mentre Washington aveva promesso di formare una forza ribelle moderata per decretare la fine del governo di Damasco. Gli analisti e gli ex funzionari statunitensi affermano che nessuno dei due Paesi sembra essere pronto a cooperare tra loro per le operazioni militari in Iraq.
Nel frattempo le autorità libanesi hanno arrestato coloro che ritengono essere la moglie ed il figlio di Abu Bakr al Baghdadi, il leader dell'Isis, ed in questo momento si stanno attendendo gli esiti dell'esame del DNA sul ragazzo. Non trapelano però ulteriori dettagli circa la donna che si dice essere una delle mogli del leader dell'Isis.
Infatti non si sa molto sulla vita personale e sul numero delle mogli (che secondo le interpretazioni dell'Islam potrebbero essere fino a 4), e dei figli.
Non ci sono stati commenti ufficiali da parte del califfato, ma si leggono molti commenti increduli da parte dei loro sostenitori e dai siti web a loro collegati. Uno dei funzionari libanesi ha detto che i due sono stati presi in custodia circa dieci giorni fa a causa del possesso di carte d'identità false.
Lei era stata identificata come siriana, ma in seguito ammise di essere irachena, e che si trovava in Siria prima di partire per il Libano. Ha poi però ammesso durante l'interrogatorio di essere la moglie di al-Baghdadi, sarebbe stata identificata come Saja al-Dulaimi, liberata in uno scambio di prigionieri con il Fronte Nusra, ramo siriano di al-Qaeda.
Questo fronte a marzo ha liberato più di una dozzina di suore ortodosse greche, dopo circa quattro mesi di prigionia, in cambio del rilascio di decine di donne prigioniere nelle mani delle autorità siriane. Se si confermasse essere la moglie di al-Baghdadi, le autorità libanesi potrebbero usarla come merce di scambio nei loro tentativi di conquistare la libertà delle truppe in mano dei jihadisti dell'Isis.