Sta facendo discutere l'Italia intera: il caso del piccolo Andrea Loris Stival è da giorni al centro delle ultime news di cronaca. Voci e novità si susseguono in queste lunghe giornate e l'attenzione, alla luce degli aggiornamenti di oggi, si concentra sulla mamma del bambino: Veronica Panarello. La donna è oggetto di una quantità infinita di articoli e servizi per via del fatto che le telecamere hanno visto transitare la sua auto a pochi metri dal luogo di ritrovamento della vittima. Il colpo di scena è arrivato in seguito all'informativa congiunta di carabinieri e investigatori di polizia: l'automobile della signora è stata ripresa a soli 50 metri dal Mulino Vecchio, nella zona dove poi il piccolo Loris è stato trovato.
È la prima volta che il nome della madre viene messo per iscritto, sebbene in un'informativa: è quanto basta, però, per accendere i sospetti.
Caso Andrea Loris, ultimi aggiornamenti di oggi: auto della mamma vicino al Mulino Vecchio
Il condizionale in questi casi è d'obbligo: Veronica Panarello non è indagata in questo momento, dunque sono tutti ragionamenti ipotetici che restano tali fino a che non si avranno certezze. Quel che appare evidente, però, è quanto scritto dall'Ansa alla luce della visione del rapporto consegnato ai magistrati: l'automobile, si legge dall'agenzia di stampa, è "riconducibile alla Volkswagen Polo di Veronica Panarello che, proseguendo per quella strada comunale, a distanza di qualche minuto, arriverà a completare il curvone sulla sinistra, scomparendo dal campo visivo della telecamera".
Ciò sarebbe avvenuto alle 9,27, un orario chiave per gli investigatori che stanno ricostruendo la drammatica vicenda. Potrebbe essere solo un caso, ma l'omissione nel racconto e il momento preciso non giocano di certo a favore della signora.
Andrea Loris Stival, aggiornamenti oggi: sospetti sulla mamma, sequestrate le fascette
Già ieri sul caso del piccolo Loris si erano registrate importanti novità: oltre al buco di circa 15 minuti nella ricostruzione fatta dalla mamma della drammatica mattinata, è stato sequestrato il mazzo di fascette che la madre consegnò alle maestre del bambino e che sarebbero compatibili con il modello delle fascette usate per uccidere la povera vittima.
Come detto precedentemente, la donna, al momento non risulta indagata, anche se considerata persona informata dei fatti, in considerazione delle incongruenze nelle sue dichiarazioni. Unico indagato resta il cacciatore, il quale ha chiesto ai giornalisti di condurre il proprio lavoro con rispetto.