Come si puo' dimenticare la mattina del 13 Agosto 2007, una giornata che ha segnato la vita della Famiglia Poggi, degli abitanti di Garlasco, un paese in provincia di Pavia, una notizia che appresa in Italia ha lasciato sconcertata l'opinione pubblica.

L'uccisione di una ragazza di appena 26 anni, laureatasi da poco e con una vita ricca di emozioni ancora tutte da vivere.

Il 13 Agosto 2007- Chiara Poggi, quella mattina fu trovata in casa riversa in una pozza di sangue, tra le scale della sua abitazione, ancora in pigiama, massacrata al capo da un'arma mai ritrovata.

Quella mattina Chiara ha aperto al suo assassino che non le ha lasciato scampo.

Fin da subito l'unico indagato è stato Alberto Stasi, fidanzato della vittima, 24 anni studente alla Bocconi, le cui dichiarazioni apparvero sempre molto contrastanti, come le stesse indagini che inizialmente non vennero eseguite con accuratezza, tralasciando aspetti importanti che hanno fatto perdere del tempo, come a voler fare in modo che la verità non saltasse mai agli occhi.

Realtà contrastanti- L'arma del delitto che non fu mai ritrovata, le scarpe di Alberto Stasi, le quali prive di macchie di sangue, nonostante si fosse avvicinato alla vittima, risultarono non compatibili con le impronte lasciate il giorno del delitto.

Condanna senza aggravante- Insomma tanti interrogativi e perplessità che ieri 17 Dicembre 2014 hanno avuto pieno consenso, concludendosi con una condanna di 16 anni, contro i 30 richiesti dal Gip, per Alberto Stasi, che come ricordiamo era stato assolto il 17 Dicembre 2009 per prove insufficienti.

«Chiara ce l'ha fatta»- Dunque, finalmente dopo 7 anni di attesa, la famiglia Poggi ha tirato un sospiro di sollievo, perché finalmente è riuscita ha dimostrare la colpevolezza dell'assassino della loro unica figlia.Certo è che questi brevi 16 anni di reclusione, non ridoneranno la vita alla giovane Chiara, ma permetterà alla famiglia, ai loro amici e a chi ha amato Chiara, di riaccendere il sorriso di quella giovane che vivrà attraverso il ricordo dei genitori e del fratello.